L’ex gialloblù greco torna a Verona per un evento della sua associazione Save Moras e per riabbracciare una città che ama
Vangelis Moras torna a Verona. No nessuna indiscrezione di mercato. Il difensore greco tornerà nella città che lo ha accolto, ospitato e coccolato dal 2012 al 2016 per un evento benefico organizzato dall’associazione Save Moras, creata dopo la morte del fratello Dimitris. “Facciamo tante iniziative e qui siamo già arrivati a duemila donatori, l’associazione va bene anche in Grecia” racconta a L’Arena il classe ’81, che domenica sarà tentato anche di fare un salto in quello che è stato il suo stadio, per la gara tra Verona-Spal.
“Lo sapete, Verona è la mia seconda casa ed è sempre bello tornare e rivedere tanti amici“. Un Verona che però in questo momento non sta vivendo un momento facile: “Lo guardo sempre anche qui in Grecia, dispiace vedere questa situazione è un momento difficilissimo e capisco che per la gente sia dura da accettare“.
Un tifo che oramai contesta società e giocatori definendoli svogliati e passivi, ma Moras non si espone a riguardo: “Su quello mi sento di andarci piano, credo che nessun calciatore vada in campo per perdere o senza mettercela tutta: magari può capitare in una o due partite ma non a lungo, altrimenti il gruppo lo ferma subito. Penso che sia mancata l’esperienza giusta, in questi casi qualche elemento che ha già giocato anni a certi livelli ti può aiutare ad assorbire meglio i colpi“.
Una colpa che Moras distribuisce a tutti: “La retrocessione l’ho provata sulla mia pelle tre anni fa, e noi eravamo molto esperti, figurarsi adesso. Le colpe della società? A volte con i giovani ti va bene, altre no, è comunque un rischio, in A dell’esperienza non si può fare a meno. In una stagione come questa gli errori li hanno fatti tutti e le responsabilità sono condivise, nessuno escluso, certo fa male vedere l’Hellas così. E so quanto fa male anche a quella gente, perchè a Verona cambiano i giocatori, gli allenatori e i dirigenti, ma i tifosi ci sono sempre“, chiude in un coro da stadio il difensore greco.