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Mandorlini a L’Arena: “I settemila tifosi cantavano nella nebbia, l’Hellas mi era entrato nel cuore”

Mandorlini

A San Siro tante emozioni per l’ex allenatore gialloblù, anche quando sedeva sulla panchina del Verona. Per lui sarà una gara emozionante

Doppio ex, doppio idolo. Andrea Mandorlini e quell’affetto tributatogli dal mondo interista, nonché da quel coro in suo onore a San Siro nel 2012, quando il suo Hellas si giocò l’ottavo di finale di Coppa Italia: “Quando ho sentito quel ‘Mandorlini alè, alè’ mi sembrava di essere tornato indietro negli anni. Brividi sulla pelle“. Con quella maglia che aveva sempre amato giocò 262 partite.

Però, sempre quella sera, quando ho sentito i settemila tifosi gialloblù cantare nella nebbia, ho capito che l’Hellas mi era entrato nel cuore. Non li vedevi ma li sentivi“. È questa la seconda grande squadra di Andrea Mandorlini, l’Hellas Verona che prese in mano ridandole orgoglio e dignità.

Intervistato da L’Arena in vista della gara contro l’Inter, l’ex tecnico gialloblù racconta le emozioni di quella lunga avventura da calciatore: “Non ci credevo finché non ho indossato quella maglia nerazzurra per la prima volta e per quella maglia ho sempre dato tutto. Penso di essere entrato nei cuori dei tifosi soprattutto per questo. Qualche qualità devo averla avuta anch’io per giocare in quell’Inter ma non potevo mollare mai un centimetro per restare al passo dei migliori, di quei fenomeni. Sono stati sette anni bellissimi“.

Due storie diverse” dice Andrea Mandorlini: “Verona è l’amore della maturità“. Parla più del passato che della partita, dice che non sarà allo stadio “ma seguirò la partita in tv. So già che sarà una grande emozione“.

Analizza quello che accadde nel 2016, il suo ultimo anno alla guida del Verona: “Non sono retrocesso, mi hanno esonerato alla fine del girone d’andata. Ho sofferto molto quell’esonero, ho sofferto molto per l’Hellas in B. Sono ancora convinto che c’era ancora il tempo per arrivare alla salvezza. Basta vedere cosa sta succedendo quest’anno, mister Pecchia viene tutelato anche dopo risultati negativi e questo concede al tecnico e alla squadra di lottare ancora per la salvezza“.

Così Andrea Mandorlini prima di Inter-Hellas Verona, raccontando vicende come quella sulla vendita di Jorginho che lui aveva cercato di evitare con il Presidente Setti, ma alla fine il sacrificio sull’altare del bilancio avvenne comunque. Racconta storie passate, Mandorlini, ma sempre belle da ascoltare.

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6 anni fa

Sei grande spero che torni ad allenare ancora il Verona Buona Pasqua Andrea Mandorlini

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6 anni fa

Grande mister

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6 anni fa

Grande mandorla !!!! Uno di noi /=\ ci hai sempre difeso è messo la faccia !!! E pensa che i fenomeni dalla RAI quella sera non ci hanno mai inquadrato !!! In 7000 di martedì a San siro !!!presente ✋✋

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6 anni fa

torna con noi

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6 anni fa

Grande Mister!

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