Le previsioni meteo per i prossimi giorni su Verona non sono clementi. Si prospetta una grande ondata di gelo, addirittura si è parlato di sei o sette gradi sotto lo zero, e all’occorrenza anche la neve. L’Hellas dovrà rintanarsi al Bentegodi e cercare di evitare di farsi mettere all’angolo dal Toro. Ma se è vero che neve e gelo sarà, un precedente c’è già stato.
Era il 21 novembre di diciannove anni fa, si giocava la decima giornata del campionato di Serie A. Una grande nevicata copre lo stadio di Verona, dall’alto è impossibile capire dove inizi il campo e finisca la pista d’atletica. Capitani a colloquio con l’arbitro: alla fine la decisione di Stefano Farina di Novi Ligure è di giocare.
Le squadre sono sul terreno di gioco, ma continua a fioccare. Il campo è in condizioni che sembrano surreali: una distesa bianca con folte linee rosse a delimitarne i confini. La sfera, così arancione da risultare quasi fastidiosa, viene toccata in avanti e inizia Hellas Verona-Torino.
Subito si capisce che sarebbe stata una partita ingiocabile, con il primo tentativo di fuga di Cammarata che, però, al momento della sterzata ricorda di non aver montato le catene. La partita è brutta, tanto brutta che raccontarla è come riprendere un discorso che si era deciso di accantonare per sempre perché certe cose, si sa, non le si vogliono semplicemente riportare alla memoria.
Una serie di clamorosi eventi accadono fra i venti minuti di gioco e la mezzora. Mondonico al 22′ si riporta Ivic in panchina e butta nella neve Ciccio Artistico. Una manciata di secondi dopo Coco riesce a entrare in area dopo una cavalcata, con l’agilità di uno sciatore in procinto di salire sull’ovovia, e crossa alla meglio: la palla è bassa, viene sporcata da qualcuno e rimane ferma immobile in mezzo all’area. Su questa si avventa il neo-entrato, che calcia di prima intenzione all’angolo sinistro: come fosse stato un rigore Frey sceglie semplicemente il lato sbagliato. È il gol che decide la partita.
Il Verona prova a riordinare le idee e il risultato. Subito il sussulto di Robert Spehar, ma poi arriva il fatto clamoroso: è il 27′, Artistico è entrato da poco meno di quattro minuti ma qualcosa di assurdo scatta nella sua testa. Trovatosi in zona d’attacco, forse persuaso dalla ludica gioia della neve, salta in alto quasi un metro per poi ricadere con un’infinita scivolata sulle gambe di Filippini. Farina non ha dubbi: è rosso diretto.
Cammarata spreca un’altra ghiotta opportunità e poi è tempo di un tè caldo e quel giorno ce n’era veramente bisogno. Durante l’intervallo si spala tutta a neve che si riesce, le linee vengono totalmente liberate, ma il colpo d’occhio è comunque raro.
Nella ripresa è assedio del Verona, la porta dei granata sembra stregata visto che il neo-entrato Adailton ci prova in qualsiasi modo possibile. Non c’è nulla da fare, Cammarata, ancora Spehar, Laursen, ancora Adailton. Bucci si salva sempre e il Torino rischia addirittura di raddoppiare quando anche Frey lascia la sua porta per cercare di aiutare i compagni nell’assalto, ma Coco non è molto freddo, nonostante la giornata, e si fa parare il tiro da Apolloni. Finisce così, con un 1-0 che grida vendetta.
Presente! Mossa della disperazione martin laursen centravanti
Ricordo bene contropiede Franco gol loro in10.
Ma doman vinsemo
Avevano pulito solo dalla parte del Toro molto poco sportivo…….infatti emo perso
La mia prima partita allo stadio?
Ne parlavo ieri al lavoro . Domani potrebbe essere identico
La vendetta arrivò al ritorno
https://youtu.be/wqoq4fmdBWk
Presente Toro in 10 mi sembra espluso Ferrante! Vedo anche gli amici ricordarla bene questa partita. …Hanno sparato la neve solo sotto la nord Dove attaccavamo noi nel secondo tempo!
Presente…debutto di Spehar…gol di Coco
Presente !!!! Abbiamo preso un gol con un contropiede di 70 metri !!!!