Un 2017 lunghissimo e breve allo stesso tempo per i tifosi del Verona, passati dalle stelle all’anticamera delle stalle. A maggio Verona festeggiava la promozione in Serie A, l’intera città in festa a celebrare i propri giocatori. Da settembre, invece, il continuo sprofondare verso il baratro di una stagione fino ad ora disastrosa, con pochissimi punti raccolti e tanta sfiducia da un ambiente che, notoriamente, ha invece sempre sostenuto i propri colori.

Ma chi sono i protagonisti di questo anno ormai giunto al termine?

Fabio Pecchia: nel bene e nel male, purché se ne parli. Da quando è arrivato nell’estate del 2016, non è mai riuscito ad andare particolarmente d’accordo con la tifoseria, nonostante la promozione immediata a fine stagione in Serie A. Il bilancio della Serie B è più che positivo: 42 partite, 20 vittorie, secondo posto in classifica e Serie A.
Pecchia viene confermato dalla Società nel pre-season, ed inizia l’avventura in massima serie. Qui i numeri non aiutano: 19 partite, solo 3 vittorie, 19^ posto attuale. La fiducia del Verona nei suoi confronti sembra intatta, nonostante le difficoltà degli ultimi mesi, e i massimi vertici societari sembrano non voler cambiare.

Giampaolo Pazzini: il Bomber della squadra ha trascinato il Verona in Serie B con 24 gol all’attivo e una stagione da vero protagonista, incoronato re di Verona ed eroe della promozione. Fascia da capitano al braccio, già in estate la musica è cambiata: voci di mercato, voci di dissapori interni e rottura con la Società. La nuova stagione che doveva vederlo come nuovo Toni lo inquadra in panchina, seduto tra le riserve. E pazienza se il Verona non vince, il Pazzo rimane in panchina. Fino ad ora 16 presenze totali, molte da subentrato e poche volte da titolare, e solo 4 reti. Alle soglie del mercato di gennaio, ecco che riparte il solito tran-tran sul mercato, che vuole Pazzini lontano da Verona. I tifosi, quelli no, vorrebbero tenersi il loro capitano e magari vederlo giocare di più.

Daniel Bessa: il finale di stagione di B lo ha consacrato sulla piazza veronese, che di calcio ne sa parecchio. 8 gol, 4 assist, fari puntati. Il Verona se lo tiene e il giocatore firma il rinnovo fino al 2021. La stagione in Serie A dovrebbe dargli la grande occasione: finalmente imporsi dopo qualche stagione complessa, a partire dall’Inter che non gli diede una possibilità a suo tempo, ma il destino pare non essere dalla sua: un infortunio lo blocca con l’inizio della stagione in A, solo ora Bessa sembra aver ritrovato una buona forma e sta iniziando a macinare prestazioni quantomeno interessanti. Aspettando l’esplosione.

Romulo: a Verona dal 2014, in mezzo la parentesi alla Juventus, dove non ha avuto fortuna. Torna a casa nel 2015 alla fine del prestito in bianconero e si riprende i colori gialloblù: 39 presenze in Serie B, 4 reti e ben 9 assist. Il ‘suo’ Verona torna in Serie A e gioca tutte le partite di campionato, spesso con la fascia al braccio, dimostrando volontà, grinta e cercando di dare il buon esempio ai più giovani. A 30 anni Romulo arriva a 100 presenze con la maglia del Verona, e lo sottolinea in lungo e in largo: cuore gialloblù.