L’ultima sua squadra è stato il Cagliari. Stefano Capozucca ha lasciato il club sardo dopo due stagioni proprio nel maggio di quest’anno. Lui è uno dei talent-scout più apprezzati del nostro calcio e direttore sportivo di lungo corso. È stato per oltre dieci anni il ds del Genoa. L’abbiamo raggiunto in esclusiva per scambiare con lui due battute riguardo all’ultimo match del prossimo turno di Serie A. Al Bentegodi infatti si chiuderà la 15esima giornata con un posticipo molto atteso: Verona-Genoa.
Direttore che partita sarà?
“Una gara che vale triplo. La posta in palio è molto alta. Entrambe sono laggiù in fondo alla classifica. Chi perde resta indietro e soprattutto regala tre punti ad un diretto concorrente. L’aria sarà elettrica“.
Preziosi passa per essere un “mangia-allenatori”, Setti l’esatto contrario…
“Con il primo ho lavorato per molto tempo. Purtroppo negli ultimi periodi bisognava avere un occhio di riguardo al bilancio ma sono stati anni molto belli. Preziosi è vulcanico anche se spesso ha dimostrato molto tempismo nel cambiare la guida tecnica o nel decidere su un giocatore piuttosto che un altro. Di calcio ne capisce. Maurizio Setti l’ho conosciuto un paio di volte a cena e ci siamo incontrati sui campi. Mi sembra un tipo molto equilibrato e riflessivo. Doti importanti, anche se non posso dire di conoscerlo bene. Sono due persone diverse con filosofie calcistiche differenti“.
C’è un giovane del Verona che le piace più di altri?
“Guardi. Spesso ho sentito dire che la squadra gialloblù è formata di giovani ma proprio così non mi pare visto i vari Cerci, Pazzini, Caceres, Fossati e Heurtaux. Sì c’è, e si chiama Kean, anche se è della Juventus. Ora è infortunato“.
Può reggere da solo il peso dell’attacco gialloblù?
“Troppo giovane e inesperto, anche se ha grandi qualità. Magari diventerà il centravanti della nazionale fra tre o quattro anni. Adesso è sbagliato dargli tutta questa responsabilità. E’ controproducente“.
Come finisce lunedì sera?
“Non lo so. Il Verona ha fatto bene vincendo a Sassuolo ed il Genoa ha fermato la Roma. Risultato difficile da pronosticare“.
Chi ha più possibilità di salvarsi?
“Non me ne vogliano i tifosi dell’Hellas ma il Genoa ha la rosa più esperta e qualificata. Quindi dico i rossoblù anche se nel calcio non si sa mai“.
Un suo ricordo al Bentegodi di un Verona-Genoa?
“I primi anni con Pastorello presidente buscammo un 3 a 0 che ci fece male e poi ricordo un 1 a 1 con i gialloblù che ci raggiunsero alla fine. Sono sempre state partite molto combattute perché sono due squadre che hanno storia e seguito di tifosi. Sarà così anche lunedì sera“.
Sembra picchiato con mattoni da 8!