Più tamponi, niente maxi-raduno e quarantena light in caso di positività
Dopo il “gran rifiuto” del primo protocollo, Serie A e Lega si sono date da fare per produrre una “controproposta” al CTS, producendo un documento che al momento è già al vaglio del Comitato: ma quali sono i principali punti del documento?
A darci una risposta è La Gazzetta dello Sport: andiamo quindi a dare un’occhiata.
PIÙ TAMPONI. Il primo provvedimento riguarda la quantità di esami a cui verrebbero sottoposti gli atleti: il tampone verrebbe effettuato ogni tre o quattro giorni, mentre il test sierologico per la ricerca degli anticorpi verrà effettuato ogni due settimane. Il “gruppo squadra” verrebbe diviso in due e non più in tre gruppi: esisterebbero infatti solo negativi e positivi, senza distinzione tra asintomatici e sintomatici.
NIENTE MAXI-RADUNO. Il secondo punto cruciale è l’assenza della “clausura” nei rispettivi centri sportivi: i giocatori dunque raggiungerebbero il campo con mezzi propri, tornando poi a casa al termine dell’allenamento. Ciò ovviamente ridurrebbe anche la “finestra di responsabilità” dei medici sociali, che dovrebbe riguardare solo i momenti in cui i calciatori partecipano alla seduta.
QUARANTENA “LIGHT”. Terzo aspetto, fondamentale per evitare un nuovo blocco delle attività, è la quarantena light: in caso di positività a essere messo in isolamento sarebbe infatti solo il giocatore infetto. Gli altri invece verrebbero sottoposti a isolamento fiduciario e a controlli più stringenti, ma continuerebbero ad allenarsi.