La giovane attaccante gialloblù, in diretta con la trasmissione radio “Tutto molto Hso“, si è raccontata tra quarantena, Verona e tanto altro
La quarantena, l’Hellas, la Nazionale, il movimento femminile… Sono parecchi gli argomenti toccati durante l’intervista che Benedetta Glionna ha concesso alla trasmissione radiofonica “Tutto molto Hso“.
Senza perdere tempo, andiamo quindi a vedere le principali dichiarazioni della giovane attaccante gialloblù.
LA QUARANTENA. «In questi giorni mi sto allenando cercando di fare il possibile tra casa e giardino. Il campo mi manca tantissimo, è la cosa che mi manca di più in questa quarantena. Speriamo che presto ci dicano qualcosa sulla ripresa».
LA RIPRESA. «Da parte spero ovviamente di ricominciare al più presto, però chiaramente la salute viene prima di tutto. Penso quindi che non si debba ricominciare subito, bensì aspettare ancora un po’, in modo da non vanificare i grandi sforzi degli ultimi mesi. Se poi sarà opportuno, ripartiremo, altrimenti torneremo in campo la prossima stagione».
IL MOVIMENTO FEMMINILE. «Sicuramente negli ultimi anni il calcio femminile è cresciuto in notorietà: grande merito va sicuramente all’ingresso delle grandi società maschili nel mondo femminile, ma anche all’ultimo Mondiale».
L’HELLAS. «A Verona mi sono subito trovata a mio agio, questa è una società molto organizzata e sono stata accolta molto bene. L’Hellas è davvero un bell’ambiente!».
LA NAZIONALE. «Esordire in Nazionale è stata un’emozione assurdo, anche se in realtà è come se avessi un vuoto: non ricordo molto di quel match, solo qualche stralcio del pre-partita. Non ho subito realizzato quel che stava succedendo, ci ho impiegato qualche giorno a capire…».
LA GIOVANE PROMESSA AZZURRA. «Quando sento dire che sono una delle promesse del calcio femminile italiano mi viene da sorridere, forse perché non ci credo nemmeno io. Certo mi fa molto piacere sentire questi complimenti, ma sono una ragazza molto ansiosa, quindi cerco di non pensarci e di concentrarmi sul campo per cercare di migliorarmi».
UN CONSIGLIO. «Alle ragazze che vogliono fare le calciatrici posso dire di seguire il loro sogno: sicuramente, come tutti, troveranno ostacoli e difficoltà, ma io credo che si debba fare di tutto per raggiungere ciò che ci rende felici».