Finisce 3-1 col Genoa che festeggia e l’Hellas che di fatto lascia la Serie A dopo nemmeno un anno di permanenza.

È la 23esima sconfitta della stagione. La più dura da digerire perché in pratica spegne anche l’ultima piccola fiammella di speranza.

Un intero stadio che urla: “Serie B, Serie B” in faccia ad un centinaio di tifosi che, nonostante la durissima stagione e i tanti giocatori non all’altezza alternatisi in campo con la maglia del Verona, continuano a viaggiare e sostenere la squadra.

LA VERITÀ DI CERCI. Ha sparato a zero l’ex esterno viola sulla gestione della squadra in questo campionato e anche dei suoi malanni. L’ha fatto al termine forse della più bella partita fatta con la casacca del Verona indosso. Ci ha provato in tutti i modi a Marassi e avrebbe meritato il gol. 

E ORA CHE FARE? Adesso che fare. Sicuramente c’è da finire nel miglior modo possibile questa stagione. I gialloblù saranno arbitri del campionato nelle gare con Spal e Udinese soprattutto. Pecchia dovrà far giocare i giovani, a cominciare dall’ottimo Danzi. Ma è auspicabile che faccia esordire altri della squadra Primavera.

SETTI DEVE PARLARE. Il club ora, anche alla luce della parole di Cerci, non deve più nascondersi. Il presidente dovrà dire che intenzioni ha per il futuro. A gennaio, grazie alla complicità di Fusco e Pecchia ha gestito la caduta: adesso dovrà spiegare come sarà portato avanti e se ci sarà il rilancio.

Se possibile questa retrocessione, non ancora matematica, brucia ancor di più di quella subita con Delneri, perché almeno in quel caso si era cercato di fare qualcosa esonerando Mandorlini.