L’attaccante numero 10 dei gialloblù ha parlato poco fa ai microfoni di Radio Verona raccontando alcuni dettagli dell’infortunio che lo ha tenuto fuori per buona parte della stagione.
È un Alessio Cerci sincero e schietto quello che si presenta ai microfoni dei giornalisti al termine della gara persa per 3 a 1 a Marassi: “Sono davvero dispiaciuto per come è andata oggi e per come sta terminando questa stagione. Sono venuto a Verona con l’obiettivo di rilanciarmi dopo un lungo periodo di inattività. Purtroppo proprio nel momento in cui mi sentivo meglio mi sono infortunato (al Bentegodi con il Milan, ndr)”.
SULLE CURE RICEVUTE. “Da lì è cominciato un lungo calvario perché sono stato curato male. La lesione che si pensava fosse di primo grado era in realtà di secondo, sono rientrato troppo presto e mi sono infortunato di nuovo. È stato un errore del medico che francamente fatico a mandare giù perché dopo la ricaduta ho perso tanto altro tempo prezioso per cercare di trovare una condizione accettabile. Mi sarebbe piaciuto poter dare un aiuto molto più grande a questa squadra, ma non è davvero stato possibile”.
Il numero 10 ha poi continuato affermando: “Sui giornali ho letto tante cose non vere su di me. Io sono dovuto andare a Villa Stuart per curarmi dopo l’errore che è stato fatto. Mi viene quasi da piangere pensando all’attuale situazione del Verona, i tifosi non lo meritavano. A gennaio sono andati via giocatori importanti e chi è arrivato ha fatto meno bene del previsto.
Ma tra le delusioni mi ci metto anch’io. Speravo di poter dare molto di più a questa società e ai suoi colori. Pecchia? Con lui ho un ottimo rapporto, non merita tutti gli attacchi e le critiche che da mesi lo colpiscono. Mi dispiace perché ci parliamo spesso e lui si è sempre comportato alla grande con me”.
