“Con Pecchia ho giocato ai tempi dell’Under 21 e poi più tardi a Frosinone (nella stagione 2007-2008). Si vedeva già che sarebbe potuto diventare un allenatore. Dava tante disposizioni ai compagni ed era dotato di un’ottima visione di gioco” –  a dircelo è Daniele Amerini, ex centrocampista con un breve passato anche a Verona, attualmente attivo nel ruolo di procuratore sportivo.

Lei ha giocato per qualche tempo anche al Verona. Che ricordi ha di quella stagione?
“Ho ottimi ricordi di Verona. Quell’anno giocai poco, ma ricordo sempre volentieri la mia parentesi in gialloblù. Non è facile stare bene in un ambiente quando non giochi, ma a Verona mi sono trovato davvero bene, è un posto speciale”

Il suo rapporto con Prandelli com’era?
“Prandelli era un allenatore molto capace. Ripeto, io in quella stagione giocai poco, ma Prandelli era davvero un tecnico all’avanguardia per quei tempi”

Il Verona come lo vede? Si aspettava questa classifica a questo punto della stagione?
“Beh il Verona era una delle squadre partite per lottare per la salvezza. Hanno avuto delle difficoltà, ma sono ancora in piena corsa!”

Per quanto riguarda la lotta salvezza cosa si aspetta in questo girone di ritorno?
“Il discorso salvezza ormai è appannaggio di 4-5 squadre. Il Verona se la giocherà con Crotone, Benevento e Spal. Il Genoa ha avuto diversi problemi, ma sulla carta è una squadra superiore alle altre. Però non è detto che una delle squadre attualmente davanti non possa perdere terreno ed essere risucchiata dal gruppo di coda. Il campionato è ancora lungo!”

Ultima domanda. Pazzini come lo vede? Nessuno si aspettava una situazione del genere ad inizio stagione…
“Pazzini è un giocatore di livello ma comincia ad avere la sua età, è normale avere un calo fisiologico. Può essere ancora un elemento importante per il Verona se capisce di non poter giocare sempre dall’inizio. Poi è normale che lui voglia scendere in campo con continuità, ma se impara a gestirsi può allungare la carriera di alcuni anni”