Per Salcedo e Favilli pochi minuti, ma buoni. I “big”, invece, non convincono
Stagione finita, tempo di bilanci. La fine del campionato è infatti ormai arrivata e quindi è arrivato il momento del nostro consueto pagellone.
Dopo difesa e centrocampo, ecco dunque la difesa.
SALCEDO: 6In relazione ai (pochi) minuti giocati, è stato probabilmente tra i migliori attaccanti gialloblù. Merito della voglia di spaccare il mondo tipica dei ventenni che hanno tanta voglia di mettersi in mostra. Crediamo avrebbe meritato più spazio. |
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FAVILLI: 6Undici presenze, di cui solo una da inizio a fine partita, tantissima infermeria ma, alla fine, due gol decisivi (Udinese e Juventus). La sua stagione è stata sfortunatissima, ma non si può dire che non abbia dato il proprio contributo. |
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KALINIC: 5Non si è dimenticato come si gioca e a tratti l’ha dimostrato (sia a metà campionato che nelle ultimissime settimane). I suoi rari lampi di classe non bastano però ad arrivare a una sufficienza. Peccato per i tanti infortuni che ne hanno fermato la corsa. Il suo futuro è da valutare: se stesse bene, sarebbe ancora un grande giocatore. Quel “se”, però, fa tutta la differenza del mondo… |
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COLLEY: 5,5Non vogliamo essere troppo punitivi con un ragazzo che ha sicuramente dei mezzi, ma l’impressione è che la Serie A sia ancora troppo per lui. Ha bisogno di farsi le ossa, per ora è molto acerbo. |
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LASAGNA: 5Arrivato a gennaio per nove milioni, avrebbe dovuto rappresentare “la svolta” per l’attacco gialloblù, ma così non è stato: tanta corsa, ma anche poca freddezza sotto porta. Juric aveva cominciato a lavorare su di lui per farlo crescere e fargli ampliare l’arsenale di armi a disposizione, ma a quanto pare questo lavoro rimarrà incompiuto… |
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Attacco da serie B.
Attacco da 5 da anni. In questo settore iuric non sa allenare. Le sue squadre segnano poco e sbagliano tantissimo