Lecce contro Verona è anche Corvino contro Sogliano, direttori sportivi dal modus operandi simile e costretti a fare di necessità virtù.

Come infatti sottolineano anche i colleghi di colleghi di CalcioLecce, entrambi i direttori sportivi non hanno la possibilità di operare con grandi cifre e devono quindi trovare nelle idee (e nella propria fitta rete di osservatori sparsi in tutto il mondo) il modo di far combaciare risultati e bilanci.

I nomi lanciati nelle ultime stagioni dal direttore dei salentini (il nogarese Baschirotto e Krstovic, giusto per farne un paio) sono noti, ma da quando è tornato a Verona anche il buon Sean ci ha messo del suo, pescando dei jolly che alla fine si sono rivelati decisivi (Ngonge, poi rivenduto a peso d’oro al Napoli, su tutti).

A gennaio, contrariamente al collega, il d.s. gialloblù si è poi nuovamente trovato a dover dare il meglio di sé, cercando di vendere al meglio, tagliare il monte ingaggi e acquistare a poco prezzo giocatori funzionali a Baroni (allenatore, peraltro, legatosi a entrambi i protagonisti di queste righe). Il risultato è la cessione di quattordici giocatori (a quali si aggiunge Diao) che hanno portato nelle casse gialloblù più di quaranta milioni di euro e l’arrivo di otto elementi costati poco meno di nove milioni. Il tutto, chiaramente, con la ferma intenzione di lottare fino alla fine per mantenere la categoria.

Sarà sufficiente? Lo sapremo solo a fine campionato. Se intanto Sogliano riuscisse a vincere la sfida con il collega, però, il salto in avanti sarebbe notevole…