Dopo un avvio di stagione di altissimo livello, il Verona si è impantanato e, come l’anno scorso, si ritroverà probabilmente a lottare fino all’ultimo per rimanere in Serie A.
Al termine del 2023, dopo sei mesi di gestione Baroni, è dunque giunto il momento di tracciare una prima linea e di dare una valutazione a quanto visto sin qui attraverso il nostro consueto Pagellone.
Dopo la difesa, è dunque giunto il momento di dare un’occhiata al centrocampo.
LAZOVIC: 5
Per lui vale bene o male lo stesso discorso fatto per Faraoni: la gamba non lo sta più accompagnando e questo per un esterno è ovviamente un enorme limite. La classe e lo spunto non mancano, ma quest’anno il serbo ha faticato terribilmente ad accendersi.
HONGLA: 5,5
Rispolverato da Baroni che lo utilizza spesso e volentieri, con risultati altalenanti. Rispetto alle altre stagioni qualche passo in avanti si è visto, ma ancora non convince del tutto.
SAPONARA: 5,5
Sin qui, anche per una questione di modulo, non ha potuto mettersi in mostra. Speriamo ci riesca in questo nuovo abito tattico, anche perché la qualità non gli manca di certo.
TERRACCIANO: 7
Sicuramente la nota più lieta della prima parte di stagione gialloblù. Il figlio d’arte ha i colori del Verona cuciti addosso e si sta rivelando un calciatore affidabile e duttile, offrendo (salvo rarissime eccezioni) sempre prestazioni di livello a prescindere dal ruolo in cui viene schierato. Se il romanticismo nel calcio esiste ancora, sarà il prossimo capitano dell’Hellas. Se invece prevarrà il bisogno di liquidità…
SERDAR: 5
Baroni gli concede poche occasioni, lui non ne sfrutta nessuna.
SUSLOV: 6
Poco considerato a inizio stagione, si è piano piano preso una maglia da titolare. Il ragazzo ha dei guizzi importanti, vediamo se continuerà a farli vedere.
DUDA: 6
L’uomo d’ordine del centrocampo gialloblù, ma quando serve battaglia (a volte anche troppa). Se il Verona non è sprofondato in piena zona retrocessione, lo deve anche a lui.
CHARLYS: s.v.
Oggetto misterioso, ha giusto avuto il tempo di debuttare in Coppa Italia.
TCHATCHOUA: 6
Anche lui è partito dalle retrovie, ma alla fine si è ritagliato uno spazio importante nonostante la sua zona di campo naturale sia un po’ più avanzata rispetto a quella in cui si ritrova a giocare. Difensivamente può migliorare tanto, ma almeno mette qualche cross…
FOLORUNSHO: 5,5
A inizio stagione sembrava il signore e padrone del centrocampo gialloblù, poi si è completamente smarrito. Girovagare per il campo a caccia di un ruolo congeniale, comunque, non è d’aiuto…
Se Saponara merita 5,5 giocando solo un tempo a Frosinone e un tempo con il Cagliari, poi solo pochi minuti in pochi spezzoni. Se Serdar merita 5 per un tempo con la Lazio e la partita di Coppa Italia Italia con il Bologna, solo per meriti acquisiti in 5 anni e per essere stato lo scorso campionato uno degli artefici della rimonta, a Lazovic darei un 6, come premio alla carriera, tanto l’anno prossimo non giocherà più in gialloblu. Folorunsho non è un giocatore da Serie A, altrimenti il Napoli se lo sarebbe tenuto e alla sua età, se non sei costante, puoi giocare discretamente in B
Se Saponara merita 5,5 giocando solo un tempo a Frosinone e un tempo con il Cagliari, poi solo pochi minuti in pochi spezzoni. Se Serdar merita 5 per un tempo con la Lazio e la partita di Coppa Italia Italia con il Bologna, solo per meriti acquisiti in 5 anni e per essere stato lo scorso campionato uno degli artefici della rimonta, a Lazovic darei un 6, come premio alla carriera, tanto l’anno prossimo non giocherà più in gialloblu. Folorunsho non è un giocatore da Serie A, altrimenti il Napoli se lo sarebbe tenuto e alla sua età, se non sei costante, puoi giocare discretamente in B