L’attaccante della Primavera si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni

La stagione della Primavera è stata piuttosto tribolata, ma l’ultima sfilza di risultati utili consecutivi sembra aver allontanato il rischio retrocessione. Ora, però, serve chiudere il discorso.

Questo in sostanza il pensiero di Davide Bragantini, attaccante gialloblù raccontatosi in esclusiva ai microfoni di CalcioHellas in vista del rush finale.

Di seguito, dunque, la nostra intervista al classe 2003.

Cominciamo parlando di questa stagione: finora è stata una montagna russa…
«È stato un campionato difficile perché non c’è una squadra più debole o una più forte, tutte le partite sono equilibrate e non si sa come potrebbero finire. Normale ci siano stati tanti alti e bassi, anche a causa degli infortuni…».

Ora vi aspetta il Frosinone…
«Affrontiamo una squadra che all’andata ci ha dato qualche problema, anche se alla fine siamo riusciti a ottenere un pareggio. Noi comunque siamo in fiducia e speriamo di riuscire a portare a casa altri punti utili alla salvezza».

La tua stagione è andata in crescendo: come la giudichi sin qui?
«All’inizio ero in difficoltà, soprattutto a livello fisico, e poi mi sono anche infortunato alla caviglia. Ora però sono tornato al meglio, sto lavorando e sto andando bene».

Dopo un periodo buio, la salvezza è più vicina…
«Sì, la vediamo più vicina, anche se la matematica ci interessa relativamente. Sicuramente non mancano molte partite alla fine e noi lavoriamo per raggiungere l’obiettivo il prima possibile».

In questi mesi, partendo già dal ritiro, hai avuto modo di “assaggiare” un po’ di prima squadra: com’è stato?
«Ogni volta che mi alleno con i “grandi” è sempre bello e sono molto felice quando mi chiedono di “salire”. Si cresce molto perché ti aiutano tutti, inoltre trovo amici come Coppola e Terracciano, ragazzi con cui ho giocato nelle giovanili».

C’è qualcuno dei “grandi” che ti ha dato consigli particolari?
«Come detto mi aiutano tutti, anche se chiaramente io cerco di prendere maggior spunto dagli attaccanti come me».

Chiudiamo con gli obiettivi da qui a fine stagione? Magari qualche minuto al Bentegodi…
«La salvezza è ovviamente l’obiettivo principale, se poi riuscissimo a fare qualcosa in più tanto meglio. Scendere in campo al Bentegodi invece sarebbe l’emozione più grande: giocare davanti ai tifosi dell’Hellas e sentirli esaltarsi per ogni pallone ben giocato sarebbe davvero il massimo per me…».