Sono esattamente 57 i minuti concessi dagli arbitri dei primi quattro match di Qatar 2022. “Solo” 14 nel primo tempo di Inghilterra-Iran per l’infortunio del portiere Beiranvand
Il Mondiale in Qatar ha già stabilito un record: i minuti di recupero. Sono, infatti, già 57 quelli assegnati in totale tre il primo ed il secondo tempo di Qatar-Ecuador, Inghilterra-Iran, Senegal-Olanda e Stati Uniti-Galles.
Il fischietto più parsimonioso, per ora, è l’italiano Orsato. Nel match inaugurale tra i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador, l’arbitro veneto ha concesso 5 minuti di recupero nel primo tempo per alcune decisioni del VAR e 5 nella ripresa.
Il primato attualmente se lo aggiudica il primo tempo di Inghilterra-Iran. Giustificabili i 14 minuti di recupero assegnati dall’arbitro brasiliano Clauss a causa dell’infortunio del portiere Beiranvand, rimasto a terra per tanto tempo dopo lo scontro con un suo difensore. Privi di senso, invece, i 10 minuti dopo il 90′.
Eccessivi anche i minuti di recupero concessi dal connazionale di Clauss, Wilton Pereira Sampaio, nella ripresa di Senegal-Olanda. Il fischietto brasiliano ha segnalato 8 minuti, che in realtà sono poi diventati 10 visto il gol di Klaassen.
Sono invece 13 i minuti di recupero totali concessi dall’arbitro qatariota Al-Jassim nel match tra Usa e Galles: 4 nel primo tempo e addirittura 9 nella ripresa, che poi sono diventati, inspiegabilmente, 11.
Tutto questo ha in realtà una spiegazione. Prima del Mondiale, Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitri della Fifa, ha dichiarato come le direttive fossero quelle di “evitare match con soli 42, 43, 44 minuti di gioco effettivo”, aggiungendo anche che “il tempo perso per sostituzioni, rigori, esultanze o interventi di medici e Var deve essere recuperato”.
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