
Le dichiarazioni del presidente gialloblù sul mercato
Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona, ha parlato a TeleArena:
SIMEONE. “Non è una scommessa vinta perché era già un giocatore. Ancora una volta si può dimostrare che la scelta non è dettata dagli anni prima. Era un giocatore che volevamo anche la stagione prima. È un giocatore generoso, che dà sempre il massimo. Se lo riscattiamo? Vediamo. Dobbiamo incontrare i procuratori e fare dei ragionamenti”.
I POSSIBILI DIRETTORI SPORTIVI. “Marroccu è uno dei papabili. Faggiano? Ho un buon rapporto con lui, ma ha un contratto ed è in carica, al contrario di Marroccu che è in scadenza”.
STRUTTURE. “È veramente un gran casino. Il messicano non si è fatto più sentire, delle elezioni non si sa più niente. Stiamo andando avanti con il centro sportivo per un progetto che ci potrebbe rappresentare, c’è da trovare ancora qualche accordo. Un investimento importante, c’è da fare un piano. Ci sono situazioni da capire su altre aree, ma Peschiera potrebbe essere quella che stiamo valutando”.
CANCELLIERI. “È forte e ha potenziale, sulle qualità non si discute. Il fatto che sia stato convocato in Nazionale gli permette di fare esperienza. In teoria resta, poi se arriva lo United con 30-40 milioni ci pensiamo”.
TOCHI. “Dagli addetti ai lavori è stato definito un crack. Non è vero che non lo abbiamo pagato, qualcuno che ci guadagna c’è sempre. È il modello di giocatore che cerchiamo. Come avete battuto la concorrenza? Ci sono delle tempistiche che se riesci a sfruttare, poi non è detto che ti vada sempre bene”.
BARAK. “È fortissimo. Ha dimostrato di essere nell’età per fare il salto di qualità. Il Napoli? Qualche contatto, ma niente di ufficiale”.
UDOGIE. “Era chiuso da Lazovic che è un nazionale. Comunque abbiamo una percentuale sulla rivendita. Abbiamo fatto un buon affare, pur sapendo che il suo valore poteva aumentare“.
BOCCHETTI PER LA PRIMAVERA. “Sicuramente è un uomo Hellas. Mi piacerebbe, è un profilo giusto e potrebbe essere una soluzione. Ma dobbiamo ancora parlare”.
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