L’ex tecnico gialloblù ha parlato al Corriere di Verona, facendo anche un tuffo nel passato
È un viaggio tra passato e presente quello di Eugenio Fascetti, il quale raggiunto dai colleghi del Corriere dello Sport ha parlato del “suo” Verona, ma anche (e soprattutto) di quello odierno.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’ex tecnico gialloblù.
L’HELLAS DI IERI… «La promozione è un bellissimo ricordo, è un’impresa che non è stata messa in giusta evidenza. L’esonero? Non me lo meritavo. Posso però dire che Stojkovic è stato il più grande calciatore che io abbia mai allenato».
… E QUELLO DI OGGI. «Ho visto Verona-Empoli ed è stata una bella partita tra due squadre vive. Mi sono divertito. L’obiettivo? Prima la salvezza, poi quello che arriverà in più sarà tanto di guadagnato».
L’INIZIO DI STAGIONE. «Avrei puntato su Di Francesco, è un tecnico preparato che conosco bene, però è al terzo esonero consecutivo: credo che ora debba pensarci su…».
IL MISTER. «Non mi aspettavo che Tudor facesse così bene: a Udine ha chiuso con un esonero, ma a Verona ha dimostrato di essere all’altezza del compito. Prima l’Hellas non segnava, ora fanno sempre gol. Giocare contro questa squadra è difficile per tutti».
I SINGOLI. «Barak è fortissimo: attacca, difende, segna e fa la differenza. Anche Caprari sta facendo grandi cose dopo qualche stagione altalenante, è un giocatore recuperato e che incide. Aveva bisogno di un allenatore che gli desse fiducia. Simeone? Per lui parlano i numeri».