L’ex centrocampista gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato tra passato e presente
“Date tempo all’Hellas”: questo il messaggio affidato a L’Arena da Leonardo Colucci, ex centrocampista gialloblù rimasto molto legato alla città e alla gente di Verona.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico di Cerignola.
LA SALVEZZA. «Diamo un po’ di tempo al “mio” Verona e a Di Francesco, uno dei migliori allenatori italiani. Bisogna avere pazienza, in fondo l’obiettivo dichiarato resta la salvezza e l’Hellas è in quel gruppo di squadre che lotteranno sino alla fine per rimanere in Serie A. Equivoci tattici? In fase di non possesso la squadra guarda più alla palla che all’avversario, cosa che con Juric non avveniva. Come detto, bisogna dare tempo all’allenatore perché sia lui che la squadra hanno grandi qualità».
“QUELLA” RETROCESSIONE. «Quella della stagione 2001/2002 era una squadra giovane che giocava un grande calcio ma che non sapeva difendersi. Per undici volte siamo stati ripresi o superati dopo essere stati in vantaggio. L’unica cosa che posso dire oggi è che non cerco scuse, anche se ho giocato quasi sempre con le infiltrazioni per una fascite plantare: non riuscivo nemmeno a camminare, poi a Lecce mi strappai e saltai la parte centrale della stagione».
L’ADDIO. «Chi mi conosce sa che non sarei mai andato via da Verona, anche se ormai è inutile rivangare. A Bologna ho scritto un altro capitolo della mia carriera e alla fine sono stati i figli a decidere, ma io sarei tornato a vivere a Verona».
DOPPIO EX. «Lunedì sera guarderò la partita: il Bologna ha cambiato molto soprattutto dietro, però ha mantenuto l’intelaiatura della passata stagione. Ho visto le due partite del Verona e con l’Inter mi hanno impressionato».
IL MERCATO. «Zaccagni è uno dei migliori centrocampisti italiani e mi dispiace se ne sia andato, ma bisogna tener conto delle esigenze del club e delle velleità del calciatore. Hongla non lo conosco bene, tuttavia vi assicuro che giocare in mezzo non è per niente facile. Ci vuole tempo, siamo solo alla seconda giornata. Caprari e Simeone sono esperti e saranno fondamentali. L’importante è che il Cholito faccia qualche gol. E poi a me lui piace, è un lottatore».
Analfabeta e pure con l’alzheimer galoppante. Verona non dimentica mercenario da quattro soldi. Torna a vivere a Cerigniooola
2002 pessimo…. Ricordo, ricordare fa male…
Giuda le manco falso de ti!!!!
Buffone…
Basta intervistare sti personaggi
Aiuto ,,,,porta sfiga
Bugiardo…sciopa!!!
Sta in silenzio te Fe più bella figura
Dai lascia perdere….
per favore pietà
Del 2002 non parlate più grazie. Intervistate Ferron magari sa qualcosa in piu