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Zaccagni: “Migliorato nel carattere grazie a Juric. Sono cresciuto con Del Piero, ora guardo Modric”

Le dichiarazioni del trequartista gialloblù sulla sua stagione al Verona e non solo

Il centrocampista dell’Hellas Verona, Mattia Zaccagni, si è raccontato a DAZN nella rubrica My Skills:

Ero un tipo molto spavaldo, un ragazzino con tanta passione, che la gavetta per arrivare alla Serie A l’ha fatta e ora mi ritrovo qui a vivere il mio sogno. Da piccolino a 6-7 anni ho iniziato come attaccante, mi piaceva tirare e fare gol, ne facevo tanti. Poi sono arretrato a trequartista, mezzala, play, tutti i ruoli del centrocampo e ora ho trovato la mia quadra: un esterno d’attacco, un trequartista, che può fare anche la mezzala”.

RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. “Quest’anno ho cercato di più l’inserimento e l’uno contro uno col portiere mi è capitato di più, sono contento di essere a quota cinque gol e spero di farne altri. Quando mi libero, mi piace andare al tiro pulito, altrimenti mi piace mandare al tiro gli altri e con l’esterno mi riesce molto bene”.

ASSIST. “Per difficoltà preferisco quello col Napoli, in cui ho saltato due linee di passaggio, quello con la Juve è stato un tocchettino per Favilli”.

ROVESCIATA. “Io giocavo spesso al mare e in spiaggia le provavo con i miei amici. Da noi si pratica il footvolley e per fare una rovesciata la parte migliore per gestire la palla è il petto perché ha più superficie. Serve coordinarsi bene anche con l’altra gamba. Sul gol contro lo Spezia, c’è da dire che tutta l’azione è stata bella”.

DEL PIERO. “Da piccolo mi è sempre piaciuta la sua immagine sia fuori che dentro il campo. Sono cresciuto col suo poster in camera. Gol alla Del Piero? Lo sto cercando, col Parma ne avevo fatto uno simile. Quella giocata mi piace molto”.

PUNTI DI RIFERIMENTO. “Modric è molto bravo a creare la superiorità numerica e a smarcarsi nello stretto. Anche se non ha estrema velocità, riesce a saltare l’avversario: mi piace molto”.

JURIC. “Nel gioco del mister è importante anche tenere il pallone di spalle. Devi aspettare, prendere le botte e Juric mi ha dato tanto in questo”.

DRIBBLING. “Mi piace molto affrontare l’avversario nell’uno contro uno sia andando dentro il campo che sull’esterno: lo provo molto durante la partita”.

CRESCITA.Mi sento migliorato molto sotto l’aspetto caratteriale: sono maturato tanto sotto questo aspetto e lo devo tanto a Juric”.

 

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