L’ex attaccante gialloblù ha parlato a L’Arena anche in vista di Verona-Parma
Verona-Parma, l’Hellas di Juric e la coppia Lasagna-Kalinic: sono questi i principali argomenti toccati da Michele Cossato durante l’intervista concessa ai colleghi de L’Arena e comparsa sull’edizione odierna del quotidiano.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’ex attaccante gilloblù.
“QUEL” 4-3. «Non era facile segnare al Parma di quegli anni, era una squadra spaziale, da scudetto. Del 4-3 non ricordo molto, ma Morfeo, matto come un cavallo, ci stava rimettendo in piedi: era fortissimo e aveva una grande personalità. Parlando della partita, andammo in vantaggio ma poi loro ce ne fecero tre: a quel punto Prandelli aggiustò un paio di cose, riuscimmo a pareggiarla e alla fine, grazie a un loro errore, Melis segnò il gol del 4-3. Alla fine arrivammo noni e Pastorello, visto il raggiungimento della salvezza, mi fece firmare un triennale».
IL VERONA DI OGGI. «Fossi il Verona non farei drammi per la sconfitta di Udine, è un risultato che ci sta. E poi, dopo quanto fatto a gennaio, un po’ di calo è anche fisiologico. Il percorso sin qui resta comunque molto positivo: alla fine bastano dieci punti per la salvezza, il vero obiettivo. Parlare di altro porta male… Juric? È uno con gli attributi, un martello com’era ai miei tempi Malesani. Squadra alta, si palleggia il giusto e si fa tanto pressing. Credo che la squadra debba solo recuperare un po’ di serenità e inserire al meglio Lasagna».
I SINGOLI. «Kalinic e Lasagna non sono gli ultimi arrivati, ci vuole solo pazienza, anche perché Lasagna è appena arrivato. Io credo che possano coesistere, una partita non fa testo. In chiusura, mi dispiace molto per la squalifica di Zaccagni in vista del Parma».