Il doppio ex di Roma-Verona è intervenuto al Salotto Gialloblù di HV Channel Radio per presentare la gara in programma domenica
Tra i tanti doppi ex di Roma–Verona c’è anche Leandro Greco, prodotto del settore giovanile capitolino poi in gialloblù in due esperienze distinte.
Raggiunto dai microfoni del Salotto Gialloblù di HV Channel, il centrocampista oggi al Südtirol ha presentato il match in programma domenica all’Olimpico: di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
L’AVVERSARIO. «Se andiamo a vedere il girone d’andata nella sua interezza, la Roma finora ha disputato un buon campionato. Chiaro che la sconfitta nel derby e in Coppa Italia ha minato un po’ la fiducia dell’ambiente e si sono create delle difficoltà, però sin qui è un bilancio positivo».
L’HELLAS. «Sto seguendo il Verona e devo dire che la squadra in questa prima parte di stagione ha fatto qualcosa di davvero importante, continuando sulla falsariga di quanto di buono fatto vedere l’anno scorso sia sotto il punto di vista dei risultati che del gioco».
L’ESPERIENZA GIALLOBLÙ. «La mia prima parentesi al Verona è stata bella e formativa, anche perché avevo vent’anni ed è stata la mia prima esperienza lontana dalla Roma. Mi ha fatto crescere sia come uomo che come calciatore. Certo ci sono state alcune difficoltà legate per esempio al passaggio di proprietà da Pastorello ad Arvedi, persona quest’ultima di grande passione, però ho ricordi bellissimi per le persone che ho incontrato. La seconda esperienza si aprì con una bella stagione ma si chiuse con una retrocessione un po’ inaspettata e molto amara, anche perché non credo che l’ultimo posto in classifica rispecchiasse il valore di quella squadra. Pellegrini? Ho uno splendido ricordo del mister, anche perché mi è stato molto vicino e mi ha aiutato in un periodo un po’ particolare della mia vita».
L’UOMO DEL MOMENTO. «Conosco bene Zaccagni, siamo anche andati in vacanza insieme. All’epoca si vedeva già che avesse dei mezzi e il lavoro di Juric gli sta dando tanto, soprattutto a livello mentale. È un ragazzo “pulito” e sono contento che sia arrivato ad alti livelli: spero che possa migliorare ancora e togliersi molte soddisfazioni».