Le dichiarazioni del presidente del Verona sulla sua esperienza alla guida del club
Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona, ha parlato al canale mediatico gialloblù:
LA PASSIONE PER IL CALCIO. “La mia passione per il calcio è iniziata come per tutti i bambini: col pallone per strada, invece di studiare cercavo di divertirmi il più possibile. Una passione che ho da quando sono nato”.
GARA PIU’ EMOZIONANTE. “Quella col Cittadella che ci ha permesso di tornare in Serie A l’ultima volta, c’era un’atmosfera meravigliosa. Ci aggiungerei anche lo 0-0 dello scorso anno con la Lazio: una partita splendida, come se avessimo giocato in Champions League”.
GIOCATORI. “Io ho avuto pochi rapporti con i giocatori, non voglio essere invasivo. Con Luca Toni, sia sportivamente che umanamente, credo che sia una persona a me cara. Spirito Hellas? Alla fine ciò che conta è quello che passa dal cuore, dal sentimento. Chi gioca nell’Hellas deve essere consapevole di rappresentare una città e una tifoseria come questa, che della passione e dell’agonismo fanno le cose principali”.
ALLENATORI. “Con Mandorlini abbiamo fatto un percorso importante. Personalmente, chi rappresenta meglio l’Hellas da un punto di vista dell’agonismo è Juric“.
SALVARSI O CONFERMARSI. “Credo che confermarsi in Serie A sia più difficile della salvezza alla prima stagione”.
VERONA. “Una delle città più belle d’Italia: si sta bene, si vive con concetti giusti per me come l’ordine, la pulizia. Un po’ mezzo tedesco, ma comunque italiano, con una bellezza artistica in ogni angolo. Rappresenta bene anche il mio spirito”.
TIFOSI. “Non vedo l’ora di rivedere il Bentegodi pieno e riabbracciare tutti i tifosi”.
Compra una punta buona
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