
Difficile attribuire grandi colpe ai gialloblù, anche se c’è chi è riuscito a distinguersi nonostante le mille difficoltà
È una sconfitta senz’altro onorevole quella incassati quest’oggi dai gialloblù che, oltre all’Inter, oggi hanno anche dovuto affrontare la solita sfortuna: sui cinque cambi di Juric, infatti, ben due sono arrivati per infortunio.
Con questa premessa andiamo quindi a vedere le pagelle dei gialloblù.
SILVESTRI: 6. Una parata nel primo tempo, sui gol può fare poco.
CECCHERINI: 6,5. Un paio di ottimi interventi. Si fa valere contro i fortissimi attaccanti nerazzurri.
MAGNANI: 7,5. Un disimpegno da brividi nel primo tempo, ma se Lukaku non si rende praticamente mai pericoloso è merito suo.
DAWIDOWICZ: 6. Fa il suo. Purtroppo alla mezz’ora alza bandiera bianca.
FARAONI: 6,5. Qualche buona sgroppata e il cross da cui nasce il gol di Ilic.
TAMEZE: 5,5. Un paio di buone cose e qualche errorino. Skriniar gli salta in testa in occasione del gol, ma la differenza di centimetri non è certamente colpa del povero Adrien.
VELOSO: 6. Compitino. Si salva per un pelo.
DIMARCO: 6,5. Sulla sua fascia Hakimi fa fuoco e fiamme, ma il marocchino è un pessimo cliente per chiunque. In fase offensiva, però, anche Dimarco dice la sua: un’occasione per tempo (una su azione, l’altra su punizione) lo rendono senz’altro il più pericoloso dei suoi.
COLLEY: 5. Troppo “leggerino”. Non si vede praticamente mai.
ZACCAGNI: 6,5. Finché ne ha è il migliore dei suoi: si procura falli e regala un colpo di tacco che manda in porta Dimarco. La pausa gli servirà per tirare un po’ il fiato.
SALCEDO: 5,5. Forse qualcosina in più rispetto a Colley, ma poca roba.
LOVATO: 5,5. Entra, si perde Lautaro Martinez in occasione del gol ed esce per infortunio. Serataccia.
ILIC: 6,5. Prova anche lui l’ebbrezza di un ruolo che negli ultimi mesi ha occupato mezza rosa del Verona. Il classe 2001, così come successo a Tameze, riesce però nell’impresa di trovare il gol approfittando di un errore avversario.
RÜEGG: 5,5. Ruolo non suo e si vede.
LAZOVIC: 5,5. Inconsistente.
GÜNTER: 6. Entra quando il reparto difensivo viene falcidiato dagli infortuni. Senza infamia e senza lode.
JURIC: 6. Parte in emergenza, con il passare dei minuti la situazione si fa disperata ed è costretto a giocare con mezzo squadra adattata in ruoli vari. Impossibile fargliene una colpa.
