Silvestri provvidenziale, Zaccagni e Veloso decisivi, Juric ormai indescrivibile: che partita per l’Hellas al Gewiss Stadium!
È una grande impresa quella realizzata stasera dal Verona: i gialloblù, in totale emergenza infortuni, sono infatti riusciti a espugnare il Gewiss Stadium portando a casa tre punti da uno dei campi più difficili della Serie A.
Senza perdere tempo andiamo quindi subito a vedere le pagelle del match contro l’Atalanta. Piccolo spoiler: non c’è nessuna insufficienza.
SILVESTRI: 7,5. Una decina di parate “nella norma” e un paio di mezzi miracoli. Nell’impresa gialloblù c’è, tanto per cambiare, molto del suo.
CECCHERINI: 7. Ruvido quanto basta, provvidenziale in un paio di occasioni. Esce per infortunio: speriamo non sia nulla di grave.
LOVATO: 7. Finché resta in campo, Zapata non la vede praticamente mai: il duello fisico lo vince lui. Da segnalare un paio di interventi “di mestiere” non proprio tipici ci un ventenne che fino a un anno fa giocava in Serie C. Peccato che la sua partita duri solo mezz’ora: speriamo che non si tratti di una ricaduta e che torni il prima possibile.
DAWIDOWICZ: 7. Fatica un po’ di più su Zapata, ma alla fine prende le misure degli avversari e alza il muro.
FARAONI: 6. Probabilmente il meno brillante tra i gialloblù, ma ci sta che abbia bisogno di un po’ di tempo per tornare a regime.
TAMEZE: 7. Bene in mezzo, benissimo quando arretra in difesa. Praticamente insuperabile sul centrodestra, fa probabilmente rimpiangere all’Atalanta la sua mancata conferma in nerazzurro.
ILIC: 6,5. Qualche buona geometria e un buon apporto in fase difensiva. Per evitare il suo consueto calo del secondo tempo Juric lo toglie, e va bene così.
DIMARCO: 6,5. Un po’ in difficoltà in fase di copertura, ma il piedino è sempre caldo. Suo il lancio per Zaccagni da cui poi nasce il rigore.
BARAK: 6. Non si vede moltissimo, ma dà il proprio contributo nella perfetta macchina gialloblù.
ZACCAGNI: 8. Parte un po’ timido, poi si procura il rigore e segna il gol del raddoppio. La squadra gira perfettamente e lui, in questo momento, ne è l’uomo-simbolo.
DI CARMINE: 6. Non ha tantissimi palloni giocabili, ma là davanti si sbatte. Peccato per quel colpodi testa arrivato pochi secondi prima della sostituzione.
DANZI: s.v. Juric lo manda al macello mettendolo in un ruolo non suo a marcare Gomez, poi si accorge di non aver fatto una gran mossa e lo toglie dopo appena un quarto d’ora. Dargli un voto ci pare eccessivo.
VELOSO: 7,5. Entra e il Verona cambia. Il suo rigore è da manuale del calcio, l’assist è invece poesia, il tutto dopo aver centrato una traversa con un gran sinistro dal limite. Bentornato, capitano!
SALCEDO: 6. Il ragazzo è in fiducia e il tiro provato dalla sua metà di campo lo prova. Per il resto svolge il compitino e per oggi va bene così.
COLLEY: 6. Senza infamia e senza lode, anche se quel contropiede…
FAVILLI: 6. Entra abbastanza bene e prova anche la girata dal limite.
JURIC: 8. Si presenta al Gewiss Stadium in piena emergenza e la situazione si aggrava durante la partita, tuttavia alla fine è lui a uscire con i tre punti e a vincere la sfida tra maestro e allievo. Una nota su Danzi: il suo inserimento non convince, lui se ne accorge e butta Veloso cambiando la partita. Dispiace per il ragazzo, ma alla fine ha ragione l’Uomo di Spalato.
Sette a lovato che ha marcato Zapata bene per 30 minuti. 6.5 a Magnani che ha marcato benissimo ibra per 75 minuto. Sarebbe bello capire…
Se nelle partite dopo già quelle più importanti !non fanno la giocata speciale sotto porta avversaria !con già meno energie e forte concentrazione!!diventa difficile poi vincerle!!