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Di Gennaro: “Juric e D’Amico hanno portato la giusta mentalità”

L’ex centrocampista dell’Hellas, intervenuto a Salotto Gialloblù, ha parlato dell’Hellas 2020/2021

È un Antonio Di Gennaro che non nasconde il proprio “amore sportivo” per Juric quello intervenuto quest’oggi al Salotto Gialloblù di HV Channel Radio: il campione d’Italia 84/85 ha infatti elogiato il grande lavoro del tecnico croato e di Tony D’Amico,

Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni dell’ex centrocampista gialloblù.

I “NUOVI AZZURRI”. «Io stravedo per Mattia Zaccagni: è un giocatore davvero interessante e se resta umile, concentrato e sul pezzo può fare un ulteriore salto di qualità. Anche Pessina, altro giocatore passato da Verona, secondo me è molto forte e molto intelligente. Credo che il Verona lo riprenderebbe volentieri… Silvestri? Sta facendo grandi cose e migliorando tantissimo: anche lui benefici del lavoro fatto da Juric. Occhio anche a Lovato, perché Mancini è uno che non ha paura di lanciare i giovani!».

LO “JURIC-BIS”. «L’Hellas ha venduto tanti giocatori importanti, ma i risultati sono rimasti sempre molto buoni: credo questo sottolinei il grande lavoro fatto da Juric. Io sono affascinato da questo allenatore, infatti questa estate ho detto più volte che il Verona avrebbe dovuto blindarlo per due o tre anni perché lui e D’Amico l’anno scorso hanno messo le basi per creare una giusta mentalità. L’Hellas valorizza i calciatori e alcuni li vende, ma poi riparte con altri elementi da far crescere. È questo il modello giusto per rimanere ad alti livelli. Se poi il mister riuscisse anche a far tornare Kalinic quello che era a Firenze, saremmo di fronte a un capolavoro! Il gioco? La squadra mette in campo alta intensità, ma sa anche soffrire: è simile all’Atalanta, anche se deve sopperire alla minor qualità in attacco con qualche accorgimento difensivo in più».

IL RETROSCENA DI MERCATO. «Ricordo un aneddoto legato alla finale di Coppa Italia 84/84: era l’intervallo e sulle scalette che vanno dagli spogliatoi al campo Falcao mi chiese se mi sarebbe piaciuto trasferirmi alla Roma per la stagione successiva. Rimasi stupito da questa richiesta, ma alla fine rimasi a Verona e l’anno dopo vincemmo lo scudetto…».

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3 anni fa

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