Il giornalista di fede rossonera ha presentato il match in programma domenica a San Siro
Il Verona è un avversario ostico da battere e Juric è pronto al salto di qualità, ma non paragoniamo Ibrahimovic… a nessun altro!
Questa in sintesi l’analisi di Carlo Pellegatti, il quale ai microfoni de L’Arena ha presentato la sfida tra Hellas e Milan in programma domenica a San Siro: di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal giornalista di fede rossonera.
L’HELLAS. «Il Verona è una squadra complicata da affrontare e ancora più difficile da battere. Il Milan può vincere se si parla di talento e qualità, tuttavia l’Hellas è una squadra organizzata, piena di energia e in totale controllo di sé stessa».
IL NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO. «Ibrahimovic ha un fisico controllatissimo, sa gestirsi molto bene, è un grande professionista e ha la qualità di far crescere il livello di tutta la squadra. Un confronto con Kalinic? Entrambi reggono le fortune dei rispettivi fronti d’attacco, sono terminali di gioco, ma i paragoni terminano lì: Ibra vive in una dimensione tutta sua, non c’è un paragone tra lui e Kalinic, ma tra lui e tutti gli altri».
KALINIC. «Il Milan ha preso Kalinic perché ricordava ancora lo splendido giocatore di Firenze, ma qui non si è mai visto. In quella squadra, comunque, era davvero difficile emergere per un giocatore nuovo…».
JURIC. «Senza nulla togliere al Verona, ma credo che Juric sia pronto per un ulteriore salto di qualità: può capitare che per un anno tutti ti vada bene, ma lui si sta ripetendo nonostante abbia perso alcuni giocatori importantissimi, come per esempio Pessina. Il Verona sa come muoversi, non regala spazi ed è organizzatissimo. Ricordo ancora la partita dell’anno scorso a San Siro: terminò 1-1 con il Milan costretto a rimontare…».
I SINGOLI. «Di questo Verona mi piace molto Silvestri. E poi c’è Lovato: contro la Juventus ha giocato una grande partita».
I pianse sà El morto. Stile Juve.