Il presidente dell’Hellas, durante la premiazione del Pietro Calabrese, ha parlato anche di mercato
Si è tenuta quest’oggi la cerimonia del Premio Pietro Calabrese, riconoscimento portato a casa anche da Maurizio Setti per l’ottimo lavoro sin qui svolto con l’Hellas.
Il patron gialloblù per l’occasione ha anche scambiato due parole con i giornalisti presenti: di seguito, dunque, le principali dichiarazioni riportate su TuttoMercatoWeb.
IL GIOIELLINO. «A gennaio una squadra avrebbe comprato Kumbulla per tanti soldi. Penso che sia il più forte 2000 d’Europa e piace a tante squadre. Per ora comunque ce lo teniamo, ma essere nel mirino di club di prima fascia in Europa lo rende felice. Il mercato? Lungo, strano e difficile…».
LA PRESIDENZA. «Il calcio è una materia su cui non si finisce mai di imparare. Quando sono arrivato io, al Verona c’era tutto destrutturato: questi otto anni sono serviti per dare solidità e strutture. Ci ho messo la costanza e la tenacia».
L’ULTIMA STAGIONE. «L’anno scorso abbiamo fatto una scelta difficile cambiando Aglietti, un allenatore che aveva fatto molto bene in una piazza che avrebbe voluto tenerlo, con Juric, un tecnico che aveva bisogno di rilanciarsi. Penso che senza Covid avremmo potuto arrivare in Europa League: la nostra rosa avrebbe retto una partita a settimana, ma tre no. Abbiamo perso un po’ di smalto verso la fine, ma abbiamo comunque disputato la miglior stagione da quando sono presidente, rispettando i nostri parametri economici, valorizzando molti calciatori di spessore ed esprimendo un ottimo calcio».
https://www.instagram.com/p/CE19jIXKntE/