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Roma-Verona 2-1, le pagelle gialloblù di CH

L’Hellas esce sconfitto dall’Olimpico: andiamo a vedere i giudizi sulla partita dei gialloblù

È senz’altro un k.o. che ci può stare quello arrivato stasera all’Olimpico, anche se il “come” lascia un po’ di rammarico.

La prova del Verona, in ogni caso, è comunque abbastanza buona, con comprensibili alti e bassi: senza perdere tempo, andiamo quindi a vedere le pagelle dei gialloblù.

SILVESTRI: 6,5. Spiazzato sul rigore e incolpevole sul raddoppio di Dzeko. Si fa vedere nel primo tempo con una gran deviazione su una bella conclusione di Mkhitaryan (palla poi sul palo) e nel secondo con una disperata (e coraggiosa) uscita bassa su Pellegrini che quantomeno permette a Lazovic di rientrare per immolarsi sulla conclusione a botta sicura sempre dell’armeno. È anche fortunato, perché più di una volta gli avversari lo graziano.

KUMBULLA: s.v. Esce dopo nemmeno un quarto d’ora. Speriamo non sia nulla di grave, anche perché Juric inizia davvero ad avere gli uomini contati in difesa.

GÜNTER: 6,5. Un paio di chiusure provvidenziali, poi si arrabatta come può contro gli ottimi attaccanti di casa. Non sfigura.

EMPEREUR: 6. Provoca il rigore dell’1-0 per la Roma (sul quale, comunque, ci sarebbe da discutere…), nel secondo tempo scivola concedendo ai giallorossi l’azione su cui poi salverà tutto Lazovic e si prende una mezza tacchettata in faccia da Zaniolo (punito con il giallo: anche qui, se ne può parlare…): guardando gli episodi non è certamente la sua serata fortunata, ma nel complesso la sua prestazione è comunque grintosa e positiva. Un’insufficienza sarebbe davvero ingenerosa.

FARAONI: 6. Una bella palla per Zaccagni nel primo tempo, poi in seguito all’uscita di Kumbulla è costretto ad arretrare nella linea a tre, dove deve soprattutto preoccuparsi di contenere. Soffre un po’, ma in un modo o nell’altro se la cava.

AMRABAT: 5. Dopo due prestazioni da alieno si concede una giornata di “riposo”. Grave l’errore in uscita da cui nasce poi il 2-0 giallorosso. Incredibilmente è umano anche lui e quindi a quanto pare ha bisogno di riposare.

VELOSO: 6,5. Suo il pallone che per Zaccagni in occasione del gol gialloblù, ma quella non è l’unica giocata di alto livello della sua serata.

LAZOVIC: 6. Meno ispirato del solito, ma quel salvataggio su Mkhitaryan gli vale la sufficienza.

PESSINA: 6,5. Tra i più pericolosi dell’Hellas, alla fine trova un gol che, se ci fosse gente allo stadio, varrebbe il prezzo del biglietto.

ZACCAGNI: 6,5. L’asse con Dimarco funziona bene, e alla fine è proprio Zac ha trovare l’assist per lo splendido gol della speranza di Pessina. Se proprio volessimo trovare un difetto, Dzeko lo sovrasta in occasione del 2-0, ma ci sono almeno dieci buoni motivi per cui non gli si può attribuire alcuna colpa.

VERRE: 5. Impalpabile come falso nueve: viene completamente annullato dai difensori di casa.

DIMARCO: 6. Impatto positivo sul match per il terzino in prestito dall’Inter. Le sue prestazioni salgono di tono di partita in partita.

EYSSERIC: 5. Un pesce fuor d’acqua, completamente avulso dal gioco del Verona.

SALCEDO: 6. Voto d’incoraggiamento per un ragazzo che avrebbe meritato una stagione migliore e meno sfortunata.

BADU: s.v.

STEPINSKI: s.v.

JURIC/PARO: 6. La scelta del falso nueve non paga, ma ha risorse limitate all’osso e alla fine viene castigato da un rigore (dubbio) e un errore in uscita. Con stasera il Verona saluta probabilmente le ultime speranze europee, ma questo signore merita comunque una statua per quello che ha fatto e sta facendo. Ah, per quanto riguarda l’espulsione: beh, magari i modi non saranno stati i più educati del mondo, però…

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