L’ex tuttofare dello Scudetto ha scambiato due chiacchiere con i colleghi del Corriere di Verona
Credere all’Europa non solo si può, ma si deve. Questo il giudizio di Domenico Volpati, bandiera gialloblù all’Hellas dal 1982 al 1988.
Raggiunto dai colleghi del Corriere di Verona, l’ex centrocampista tuttofare dello Scudetto ha infatti parlato del sogno del Verona di Juric: «Questo Verona somiglia a quello che fu quarto al mio primo anno. Grande gioco, equilibrio, un allenatore che seppe scegliere gli uomini giusti e una società che glieli prese. A maggio del 1983 coronammo una grande stagione, poi arrivò anche la finale di Coppa Italia, che perdemmo con la Juve. Centrammo la qualificazione in UEFA. L’Hellas di oggi è in grado di ripetere l’impresa».
Volpati, che in ambito internazionale con il Verona ha disputato pure la Coppa dei Campioni e che in Uefa tornò nel 1987, aggiunge: «Bisogna provarci fino alla fine e ritengo che le opportunità per farlo ci siano. Dopo la sospensione del campionato sono saltate molte certezze ma è vero che i valori sono rimasti più o meno quelli di prima. L’Hellas ha confermato l’identità costruita da Juric. Prende qualche gol in più, ma ne fa in numero maggiore».
Per raggiungere un traguardo clamoroso, sottolinea Volpati, «serve un pizzico di fortuna, che le dirette concorrenti sbaglino qualche passo e poi sfruttare le occasioni. È uno splendido Verona: l’obiettivo della salvezza è in tasca, vediamo se si può andare più in alto».