Il presidente dell’Assocalciatori, intervistato da Rainews, ha parlato anche di stipendi e di convivenza con il virus
Dal protocollo alla convivenza con il virus, passando per la data del 13 giugno e gli stipendi dei calciatori, Damiano Tommasi ha toccato svariati argomenti interessanti durante l’intervista concessa ai colleghi di Rainews.
Senza perdere tempo, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni del presidente dell’Assocalciatori.
IL PROTOCOLLO. «Ci siamo ritrovati per analizzare il protocollo, e i club hanno riscontrato delle criticità che speriamo di superare. Parlo in particolar modo dei ritiri, della gestione dei casi di positività, che rischi di bloccare un’intera squadra, e della responsabilità dei medici».
IL 13 GIUGNO. «Non avere una data certa genera incertezza, perché senza non si può costruire un percorso di controlli e allenamenti. Il 13 giugno? Al momento è un’ipotesi».
GLI STIPENDI. «Se si riprendesse, sarebbe solo in Serie: la categorie inferiori non hanno modo di attuare il protocollo. Dovremo quindi affrontare il problema dei tanti atleti che vivono solo di calcio: spero che il prossimo decreto preveda la cassa integrazione per i professionisti che percepiscono meno di un determinato reddito».
CONVIVERE CON IL VIRUS. «Se si vuole tenere viva la speranza, dobbiamo navigare a vista, imparare a convivere con questo virus ed essere uniti. Ai tifosi dico di avere pazienza: in ogni emergenza bisogna fare un passo alla volta per non vanificare quanto fatto in precedenza. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: questa pausa forzata ridarà l’entusiasmo giusto per tornare a riempire gli stadi!».