Le dichiarazioni del centravanti e capitano gialloblù sulla stagione dell’Hellas e sull’esperienza della quarantena
Giampaolo Pazzini, attaccante dell’Hellas Verona, ha parlato al canale mediatico della Serie A:
CORONAVIRUS. “Quando Mattia (Zaccagni, ndr) è risultato positivo fortunatamente ha avuto solo febbre e non altri sintomi. Ero un po’ preoccupato perché nel viaggio di ritorno dopo la partita con la Sampdoria ero seduto accanto a lui e avevo salutato anche tutti i giocatori della Sampdoria che sono risultati positivi. Dopo il lockdown, fortunatamente adesso stanno tutti bene. Il fatto che anche altri giocatori siano risultati positivi al coronavirus, ci fa capire che questo non sarebbe dovuto succedere: è chiaro che i giocatori sono persone come tutti gli altri, hanno le loro paure, debolezze, i loro sogni, quindi forse questo ci ha avvicinato un po ‘di più”.
JURIC. “Penso che l’allenatore ha cambiato la mentalità: non aver paura di giocare o farlo in modo più spensierato, oltre a non mollare e accontentarsi mai”.
VITTORIA CONTRO LA JUVENTUS. “La partita contro la Juventus penso sia stato il punto più alto della nostra stagione. C’era uno stadio pieno contro uno dei club più forti. Segnare quel rigore a tre o quattro minuti dalla fine è stata un’emozione molto forte. Meritavamo quel risultato per i tifosi e la città”.
QUARANTENA. “Prima si davano molte cose per scontate. Forse la routine era qualcosa di normale, ma ora ci perdiamo molte cose insieme. L’odore del campo e dello spogliatoio, i momenti fuori dal campo con la squadra o la sensazione di andare allo stadio con l’autobus prima di una partita o provare a vincere davanti ai tifosi: queste sono cose che mi sono mancate di più in questo periodo”.
GOL NUMERO 200. “Sono a 199 e ora sfortunatamente sono bloccato qui. Era tra i miei obiettivi in questa stagione, mi piacerebbe davvero realizzarlo. Per farlo però dovremmo sconfiggere il virus, che al momento è la partita più importante”.