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Sartori: “Per Juric parlano i risultati, D’Amico promette bene. E Pessina potrebbe restare a Verona…”

Il d.s. dell’Atalanta, intervistato da L’Arena, ha toccato moltissimi argomenti, accendendo una fiammella di speranza per l’Hellas

Il Coronavirus, Juric, D’Amico, il futuro di Pessina e tanto tanto altro: è stata un’intervista piuttosto ricca quella concessa da Giovanni Sartori ai colleghi de L’Arena.

Senza perdere ulteriore tempo, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni rilasciate dal d.s. dell’Atalanta ai giornalisti del quotidiano scaligero.

IL CORONAVIRUS. «Questa epidemia è stata una disgrazia terribile. Vediamo quando ripartiremo e speriamo lo facciano anche le varie industrie: anche se non siamo fuori dal ciclone, cerchiamo di guardare oltre…».

AGLIETTI. «Credo che Aglietti possa dare una grande mano al Chievo: è stato un buon giocatore, e oggi è un bravo allenatore».

COLPI DI MERCATO. «Non ho rimpianti per quanto concerne la mia carriera, ma ricordo che passai per un somaro quando, al Chievo, feci lo scambio Melis-Corini con il Verona. Melis era in scadenza, non voleva rinnovare e nei primi mesi al Verona fece molto bene, mentre Corini si ruppe il crociato il giorno dopo essere arrivato. Una volta guarito, Corini divenne però la fortuna degli anni d’oro del Chievo. Mai avere fretta nel calcio: i conti si fanno sempre alla fine…».

L’HELLAS DI JURIC. «Il Verona di quest’anno è stata una grandissima sorpresa: dopo l’eliminazione in Coppa con la Cremonese non ci avrei scommesso un centesimo, ora è invece è nella posizione che merita. Merito dell’ottimo calcio che ha espresso e della valorizzazione di giocatori che prima non godevano di molta fiducia. Bravi la dirigenza, Tony D’Amico e soprattutto Juric. Una piccola Atalanta? Le assomiglia molto, sia sotto l’aspetto tecnico-tattico che sotto il profilo dinamico e motivazionale».

JURIC E D’AMICO. «Ho l’abitudine di gli allenatori passo a passo, studiandoli anche dal vivo. Non conosco personalmente Juric, ma quel che sta facendo è sotto gli occhi di tutti. Non conosco benissimo nemmeno D’Amico, ma so che oltre a essere sempre vicino alla squadra va anche sui campi a vedere dal vivo i giocatori che gli interessano. Promette bene…».

PESSINA E AMRABAT. «Credo sia prematuro parlare di Pessina in questo momento: certamente, grazie al grande lavoro dell’Hellas, sta attirando l’interesse di molte società, ma ci sono tante soluzioni. Potrebbe rientrare a Bergamo, così come potremmo rinnovare il prestito: lui a Verona sta bene e il Verona vorrebbe tenerlo. Amrabat? Lo seguivamo già in Belgio, ma al Verona ha stupito tutti. Lo abbiamo cercato, ma abbiamo desistito quando abbiamo visto che non saremmo riusciti a prenderlo».

UNA… “VECCHIA CONOSCENZA”. «Malesani è una figura che manca al calcio, e ancora non capisco perché sia fuori da questo mondo. L’ho incontrato di recente, ed è sempre lo steso di un tempo. È stato un precursore, anche se non troppo fortunato a livello di risultati: mi è difficile capire come si sia potuto fare a meno di lui tanto facilmente».

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M
M
3 anni fa

Tutto scontato, sembra abbia parlato un vecchio democristiano, Sartori per i risultati che ha avuto sicuramente è altro, molto altro

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