
Di loro è già stato scritto che sono entrati nella storia del Verona, ma presto potrebbero anche essere parte del futuro del club
La Primavera gialloblù avrebbe dovuto giocare la finale di Coppa Italia, venerdì scorso, affrontando la Fiorentina: prima volta di sempre, per il club. Tutto rinviato a causa del coronavirus. Ivan Juric attende che i ragazzi allenati da Nicola Corrent crescano. Nei mesi scorsi li ha testati sul campo del centro sportivo di Peschiera del Garda. Le risposte? Serve «coltivarli» con pazienza, perché le qualità sono certe, scrive oggi La Gazzetta dello Sport.
Dopo Marash Kumbulla, l’Hellas punta a far maturare in casa altri talenti. Il settore giovanile ha avuto un notevole impulso in questi anni, guidato in successione da Roberto Gemmi, Claudio Calvetti, Giancarlo Filippini e, dal 2017, Massimo Margiotta. Sono fiorite le doti di molti giocatori. Nella covata attuale si segnala, tra gli altri, Destiny Udogie, presenza fissa nell’Italia Under 17 del c.t. Carmine Nunziata (vicecampione d’Europa dietro all’Olanda, un anno fa, e arrivata nei quarti al Mondiale disputato tra ottobre e novembre in Brasile) e già nel giro di Under 18 e 19, laterale di fascia sinistra dai grandi mezzi atletici. Attenzione, tra gli altri, anche a Lucas Felippe, regista dai piedi fini, e alla punta Adama Sane, mentre nell’Under 17 spicca Filippo Terracciano, centrocampista polivalente. Il domani del Verona passa anche da loro.
