Il numero uno dell’Hellas gode della fiducia dei vari Gregori, Superchi, Cervone e Ferron
Attilio Gregori, Franco Superchi, Giovanni Cervone e Fabrizio Ferron promuovono Silvestri: gli ex portieri, raggiunti da L’Arena hanno infatti dimostrato di avere piena fiducia nel numero 1 dell’Hellas, a oggi uno dei portieri meno battuti della Serie A.
Di seguito, infatti, le parole degli ex estremi difensori gialloblù.
GREGORI. «Il Verona deve investire su di lui, non solo perché è bravo, ma soprattutto perché ha lo spessore morale per diventare un grande del Verona e rimanerci per i prossimi dieci anni. Non è cosa da tutti, ma lui se l’è meritato».
SUPERCHI. «Lo vedo forte soprattutto di a livello mentale, e questo è di essenziale importanza. Tutti sbagliano in campo, il portiere poi è un caso a parte: la vera discriminante è nella capacità di sapersi rialzare subito e guardare avanti, e Silvestri ha questa solidità. Lui poi gioca sempre con gli altri, con un livello di concentrazione sempre altissimo. Non scomodiamo Garella, ma Silvestri può correre a testa alta su quella scia».
CERVONE. «Silvestri ha saputo aspettare in silenzio. Titolare e riserva, vedendo calcio in Italia e all’estero: merito della gavetta se adesso è così bravo. Tanti portieri vengono rovinati sul nascere proprio perché battezzati bravi dopo un paio di parate, senza aver superato veri esami. Dà grande sicurezza al reparto: l’organizzazione data da Juric lo aiuta, ma sicuramente anche Silvestri ci ha messo del suo. Ricordiamo comunque che è al suo primo vero campionato di A, e anche per lui vale la regola per cui è più facile arrivare in cima alla montagna che restarci…».
FERRON. «Andava calibrata soltanto la tenuta mentale così come le garanzie che avrebbe fornito una volta entrato nel mondo dei “grandi”. È stato un processo articolato, ma con un finale certo: al talento ha sempre unito tanta passione, ed è quindi perfetto per il Verona».
Grande Marco
Sottoscrivo pienamente il parere dei 4 portieroni. Mio modesto parere