Le parole dell’attaccante gialloblù che si è raccontata dai suoi primi passi nel mondo del calcio all’esperienza a Verona, fino alla quarantena
Benedetta Glionna, attaccante dell’Hellas Verona Women, ha parlato al portale LFootball. Queste alcune delle sue dichiarazioni:
QUARANTENA. “Sono tornata a casa, vicino a Milano. Fortunatamente sono con la mia famiglia, quindi posso godermi il tempo con loro. Mi alleno per quanto sia possibile, allenarsi ora è fastidioso e difficile, ma è l’unica cosa che possiamo fare oltre a restare in casa. Speriamo passi tutto in fretta, non vediamo l’ora di ritornare in campo”.
INIZI. “Il passaggio dal Fiammamonza alla Juve è stato strano ma bello allo stesso momento. La società bianconera sia in ambito femminile che maschile è uno dei migliori club. Invece all’Hellas non è stato difficile adattarmi una volta arrivata, sono stata accolta benissimo e siamo un bel gruppo. La società è ben organizzata, è stato semplice ambientarmi e trovarmi bene”.
STAGIONE HELLAS. “Abbiamo iniziato bene, facendo parecchi punti e poi ci siamo fermate. Io penso che in ogni stagione ci siano degli alti e dei bassi, questo è dovuto anche dal fatto che siamo una squadra molto giovane, credo possa succedere. Abbiamo commesso qualche errore di troppo contro le nostre dirette concorrenti, ma, se ci sarà la possibilità, cercheremo di finire il campionato al meglio”.
PREMIAZIONE CON DE LIGT. “Un’emozione fortissima, indescrivibile. Accanto a me c’era un giocatore di esperienza e fama internazionale. Ero tanto emozionata, non mi sarei mai aspettata un riconoscimento simile. Pensodi averlo vinto grazie al grande lavoro di squadra. Posso dire che vedere accanto a me i miei genitori e mio fratello, così felici ed orgogliosi di me penso sia stata la parte più bella di quel momento”.
ESORDIO AZZURRO. “Subito sono scoppiata a piangere, ero incredula ma allo stesso tempo felicissima. Sono emozioni fortissime e davvero indescrivibili. Quando ho capito che avrei dovuto giocare non capivo più niente. Avevo una sensazione di felicità ma non capivo davvero cosa stesse accadendo, mi sembrava di sognare. La partita contro la Francia, davanti a tutte quelle persone. Penso che non lo dimenticherò mai”.
SPOGLIATOIO. “Sia a Torino che a Verona ho avuto la possibilità di conoscere giocatrici con davvero tanta esperienza. Mi hanno sempre aiutato tantissimo, dandomi consigli. Ho conosciuto oltre che grandi giocatrici, grandi persone e grandi donne, le ringrazierei tutte quante. Tra tutte, forse la prima che mi ha aiutata tanto è stata Martina Rosucci. Sia in campo che fuori mi ha sempre dato consigli importanti. Anche quest’anno, nonostante le squadre diverse, mi ha sempre aiutata con consigli preziosi”.
FUORI DAL CAMPO. “Non amo parlare di me stessa, preferisco ascoltare, in genere è una domanda che salto. Posso dire di essere riservata, mi piace divertirmi e amo ridere. Sono una persona semplice, timida all’inizio ma devo solo lasciarmi andare. Amo la musica, il mio genere preferito è il rock, ma ascolto ogni genere musicale. Il mio gruppo preferito sono i Muse, ma ascolto tutto: house, techno, musica italiana”.
CANTORE E CARUSO. “Io e Sofia ci conosciamo da otto anni, mentre con Ari ci consciamo da sei o sette anni, è molto tempo. Sono due delle mie più care amiche, mi hanno sempre aiutata davvero tanto, nei momenti difficili sono sempre state le prime a rialzarmi. Abbiamo caratteri completamente diversi ma insieme ci completiamo. Sono davvero importanti per me e penso che questo rapporto durerà tanto perchè è un’amicizia vera e sincera.”
TRASFERIMENTO AL VERONA. “La prima volta che ho parlato con la società ho avuto un’ottima impressione, ben organizzata e con un bel progetto. Un agglomerato di giocatrici giovani e giocatrici esperte come Giorgia Motta, Valeria Pirone e Stefania Zanoletti. Sicuramente era un club che mi avrebbe dato ampie prospettive di crescita. Sono molto contenta della mia scelta e sto crescendo.”
SE NON AVESSE FATTO LA CALCIATRICE. “Sicuramente se non fossi riuscita a diventare una calciatrice avrei seguito le orme di mio padre che è un tecnico audio. La musica è una mia grande passione da sempre.”