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Ancora Di Carmine: “Io gioco per l’affetto del mio pubblico”

Seconda parte della lunga “intervista 2.0” dell’attaccante gialloblù: ora si parla solo di Verona

Dopo una prima parte dedicata a tutto ciò che non riguardasse l’Hellas, eccovi la seconda parte della lunga “intervista 2.0” che Di Carmine ha concesso ai propri tifosi attraverso Instagram.

Attenzione, perché ora si parla solo di Verona!

LA SERIE A. «Essere arrivato in Serie A è il coronamento di un sogno, perché tutti i bambini che iniziano a giocare a calcio vogliono arrivare qui. Non posso negare che a inizio anno ero un po’ spaventato: in fondo ho raggiunto questo obiettivo a 30 anni e mi trovo in una piazza importante ed esigente. Alla fine comunque sono soddisfatto: anche se ho avuto qualche infortunio di troppo, ho dimostrato di poter dare il mio contributo e di poterci stare. Il momento più bello? Il ritiro, quando ho capito di essere finalmente pronto a iniziare una stagione nel massimo campionato italiano».

IL GRUPPO HELLAS. «Sia quest’anno che l’anno scorso ho trovato due grandi gruppi a Verona: se non ci fosse stata una coesione così forte non sarebbero stati possibili né l’impresa della scorsa stagione scorso né il grande rendimento di questa. Con chi ho legato di più? Marrone e Silvestri».

I TIFOSI DEL VERONA. «La tifoseria del Verona ti spinge, nella finale di ritorno dei play-off ci hanno fatto volare: sentivamo il loro amore e la forza che ci trasmettevano. Sapevamo che l’avremmo vinta. Il calore della piazza si avverte subito: forse, però, servirebbero degli spalti più vicini…».

LE DIFFICOLTÀ. «La mia avventura al Verona è stata tosta, ho avuto otto mesi veramente difficili: ciò che ho più sofferto sono state le critiche della gente, perché io gioco per l’affetto del mio pubblico. Ora però penso di essere riuscito a dimostrare il mio valore».

LE EMOZIONI. «L’emozione della “prima” al Bentegodi? Non sono uno che si emoziona per queste cose, mi emoziona molto di più l’affetto dei tifosi: uscire applaudito da tutto lo stadio dopo il gol contro la Fiorentina, per esempio».

LA FINALE CONTRO IL CITTADELLA… «La sconfitta dell’andata è stata strana: avevamo praticamente dominato, ma siamo usciti sconfitti per 2-0. Negli spogliatoi però ci siamo guardati negli occhi perché sapevamo che l’avremmo rimontata: in quel momento eravamo in Serie A. Dopo aver vinto è stato bellissimo festeggiare in piazza con i tifosi. La multa dopo il bagno nella fontana? Il nostro addetto stampa Matteo Viscione è andato a cercare un poliziotto per farmela fare, quindi l’ho pagata per forza!».

… E QUEL GOL! «La rete nella finale di ritorno dei play-off è stata frutto anche di tentativi in allenamento, sono cose che si provano. In quel momento pensavo solo come avrei potuto segnare: il cross di Vitale era bello, basso e teso, ma un po’ arretrato, quindi l’unico modo era andarci col tacco».

AGLIETTI. «Mister Aglietti ha sicuramente fatto rendere di più giocatori come me e Karim, ma ci ha soprattutto aiutato mentalmente: è stato quello il suo più grande capolavoro!».

JURIC. «Con il mister ho un rapporto molto schietto, diretto e sincero: siamo due caratteri forti, quindi spesso ci scontriamo come peraltro è già successo più volte quest’anno. So comunque che crede in me, ed è per questo che spesso mi stuzzica e mi attacca. Da lui comunque ho imparato l’etica del lavoro quotidiano: prima pensavo che a fare il calciatore fosse più che altro la sua qualità. Juric è molto bravo, e se la squadra va così bene è gran parte merito suo».

PAZZINI. «Spesso mi domandano del mio rapporto con Pazzini, anche perché ai giornalisti piace tanto parlare del nostro presunto dualismo. Per me tuttavia Pazzini è stato un grande quando a Firenze ero solo un ragazzino e lo è ora. Da quando sono arrivato all’Hellas non mi ha mai fatto pesare la sua presenza: spero un giorno di guadagnarmi lo stesso affetto che si è guadagnato lui».

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4 anni fa

Secondo me per la serie A gli manca qualcosa. .forse perchè ci è arrivato tardi spero di sbagliarmi

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4 anni fa

Marco Costa samu uomo vero

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4 anni fa

vai bomber…

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4 anni fa

Leone???

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4 anni fa

Il gol promozione indimenticabile …. Bravo samu..!!!!bravo ragazzo

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4 anni fa

Chi critica pensa sempre che giochino solo per i soldi ma il calcio è fatto di momenti positivi e negativi.

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4 anni fa

Io sono tra quelli ke ti ha sempre stimato già dai tempi di Perugia e ora ke giochi x la mia squadra del cuore ti sosterrò sempre più forza Samuel

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4 anni fa

Bravissimo sei un leone

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4 anni fa

Ma vaaa non ascoltare certi personaggi finiiii , cioè ché vorrebbero un Elkier o Galderisi ogni anno . Tu sei già mitico x il gol promozione in serie A . Cmq non è finita fino che sei nell’Hellas

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