Il presidente dell’Hellas, raggiunto da L’Arena, ha detto la sua sulle notizie degli ultimi giorni
Giornata piuttosto ricca quella di ieri per Maurizio Setti, il quale al termine della riunione di ieri non è stato raggiunto solo da La Gazzetta dello Sport, ma anche da L’Arena.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del patron gialloblù raccolte dal quotidiano scaligero.
IL CORONAVIRUS. «Sono preoccupato come tutti perché non è una bella situazione: c’è molta incertezza e ci sarà da rivedere il budget. L’importante però è che venga tutelata la salute delle persone. Il sistema calcio? Il 16 marzo avremo una riunione e allora parleremo anche di rimborsi per i tifosi e per chi ha investito nell’ambiente. Ci dovrà essere molta attenzione, o rischieremo il default. La speranza comunque è che tutto si risolva al più presto per poter finalmente tornare allo stadio».
JURIC E D’AMICO. «Se questa è l’annata più bella da quando sono presidente, lo devo a tutto l’ambiente Hellas, dai giocatori ai tifosi. Con Juric c’è grande feeling, e qui c’è voglia di investire, pur con attenzione. D’Amico? È uno che si è fatto da solo, senza “sponsor”: non ama apparire, ma ha fatto un lavoro eccezionale».
LA SERIE A. «Le porte chiuse sono l’unico sistema per riuscire a completare il campionato. Noi come Verona abbiamo solo chiesto di giocare o tutti con il pubblico, o tutti senza. L’importante è che ci sia una decisione univoca per poi ripartire».
L’HELLAS. «Una volta raggiunti i 40 punti abbandonerò ogni scaramanzia, ma per il momento pensiamo solo ad arrivarci. Il ritorno in campo? Non giochiamo da tempo, quindi potrebbe mancare il ritmo-partita come no: staremo a vedere. Qui c’è un grande gruppo, e dovremo dimostrarlo anche a Genova».
LE STRUTTURE. «Dopo l’Antistadio e la sede speriamo che presto possano concretizzarsi lo stadio, di cui siamo grandi sostenitori e il centro sportivo, per il quale stiamo valutando qualcosa ex novo in provincia. Le idee ci sono, però per questioni burocratiche ci vorranno due o tre anni».
AGLIETTI. «Da noi “Alfredone” ha fatto grandi cose. Quando ho saputo del Chievo gli ho subito scritto complimentandomi e augurandogli buon lavoro».
La tasuo par 15giorni, l’era ora che el parlase, e par dir cosa? Che el ga rimesso l 80% delle vendite , che el me sa de, no go soldi da rimborsare nessuno