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Juric: “Con l’Udinese Pazzini è out, ma porterò Salcedo”

Il tecnico gialloblù ha presentato la sfida contro i friulani ai microfoni della sala stampa di Peschiera

Si è da poco conclusa la conferenza stampa pre-Udinese di Ivan Juric, il quale ha presentato la sfida della Dacia Arena ai microfoni dei giornalisti accorsi a Peschiera.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

FARI PUNTATI. «Siamo al centro dell’attenzione? È normale: a inizio stagione ci davano per spacciati e ora ci ritroviamo in questa posizione di classifica. Io comunque sto bene soprattutto per come giochiamo e perché vedo i ragazzi contenti. Bisogna continuare così, speriamo non influisca sul rendimento».

CRESCITA. «Ricordiamoci sempre dove eravamo qualche mese fa, quando facevamo fatica a prendere le riserve dell’Udinese o a prendere l’aereo perché costava troppo, mentre ora i giocatori vogliono venire qui e gli agenti offrono i giocatori al Club. Se ci salvassimo sarebbe importantissimo perché la Società diventerebbe molto più potente sotto il punto di vista economico e si potrebbe programmare bene il futuro. Io via da Verona? Non ho firmato nulla».

L’UDINESE. «Per me l’Udinese ha una rosa molto forte sia fisicamente che sotto l’aspetto della velocità, e poi hanno giocatori come De Paul che per me è un top player. Tutte le partite sono difficili e quindi può sempre succedere di tutto: molto dipende da come stiamo noi e da come sta anche l’avversario. L’orario spero non incida, anche se con il Torino, giocando alle 12.30, non abbiamo fatto bene nei primi 45 minuti. Variazioni rispetto alla Juve? Sicuramente non ci saranno sorprese dal centrocampo in giù».

DEFEZIONI E RECUPERI. «Pazzini è infortunato: ha una piccola lesione al polpaccio e non ci sarà, ma penso di recuperarlo presto. Di Carmine non è al meglio, mentre Badu sta cercando di recuperare il ritmo partita. Salcedo sta crescendo, non è al massimo però lo porterò a Udine perché ha fatto una buona settimana».

I SINGOLI. «Per certe squadre va bene Borini, per altre una punta classica, quindi scelgo di partita in partita. Faraoni e Lazovic hanno un rendimento straordinario: un po’ mi dispiace per Adjapong e Dimarco, perché partono svantaggiati, ma devono farsi trovare pronti quando toccherà a loro. Eysseric è uno dei tre davanti, è un giocatore tecnico che mi piace, mentre in Serie A ci sono pochi difensori come Günter: sa impostare, leggere il gioco e anticipare, inoltre ha trovato una certa continuità di rendimento. Stepinski? Ultimamente sto giocando con Verre e Di Carmine, che stanno facendo bene, mentre da subentrato vedo meglio Pazzini perché ha carisma e voglia. È una scelta tattica, non una bocciatura: Mariusz non ha fatto nulla di male».

ETICA DEL LAVORO. «C’è una grande applicazione nelle cose che facciamo tutta la settimana, anche perché se così non fosse non avremmo chances contro le altre squadre. È una caratteristica bella, giusta e che ci sta dando tanto».

DIMARCO. «Federico in settimana ha detto che gli posso dare molto? L’ha detto per giocare, i giocatori sono furbi (ride, ndr)!».

CONSAPEVOLEZZA. «Mi rendo conto di aver contribuito alla crescita di questa squadra, e ne sono felice. Come ho già detto in passato, questa comunque è una stagione anomale che però dovremo essere in grado di sfruttare per programmare il futuro».

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