Il doppio ex dell’incontro in programma stasera ha detto la sua durante l’intervista concessa ai colleghi di TuttoJuve.com
Un doppio ex, ma anche uno che sa come fare male alla Juventus: stiamo parlando di Fabrizio Cammarata, attuale allenatore della Dinamo Tirana ma soprattutto uno che la sfida tra gialloblù e bianconeri la sente in modo particolare.
Raggiunto dai colleghi di TuttoJuve.com, l’ex attaccante ha infatti scambiato due chiacchiere sulla sfida in programma stasera al Bentegodi: di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
VERONA-JUVE. «L’Hellas è una squadra forte e organizzata, e gran parte del merito va a dirigenza e allenatore, bravi a costruire un’ottima formazione. Il gruppo poi è unito e galvanizzato dal pareggio contro la Lazio, in più avranno un Bentegodi pronto a spingere verso il successo. Dall’altra parte c’è una Juve che parte con i favori del pronostico: per fermarla servirà una partita perfetta. A me questa squadra piace tanto, spero possa portare a casa un risultato positivo. Verona stanco? Non credo che giocare tre giorni dopo la sfida contro la Lazio influisca più di tanto: affrontare una “big” come la Juve dà motivazioni ed energie».
TRA IERI E OGGI. «Ci sono delle analogie tra il Verona della mia doppietta alla Juve (era il 30 aprile 2000, ndr) e la sfida in programma al Bentegodi: anche noi all’epoca eravamo in forma ed eravamo reduci da una bella striscia di risultati, quindi sotto l’aspetto mentale e fisico è molto simile».
SARRI. «Sarri alla Juve è stato criticato, ma credo sia normale quando alleni una squadra così forte. Credo che comunque alla lunga ne verrà fuori: è un’ottima persona e un bravo allenatore e merita di essere dov’è. Cambiato negli anni? Da quando mi allenò al Pescara (stagione 2005/2006, ndr) ha cambiato metodologia e approccio, ma il carattere è sempre quello».