Il doppio ex dell’incontro ha parlato con i colleghi de L’Arena in vista della sfida in programma domenica al Dall’Ara
Bologna-Verona, una sfida che ha sempre regalato gol e divertimento: parola di Leonardo Colucci, doppio ex dell’incontro e attualmente allenatore a caccia di panchina, pur senza alcuna fretta.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex centrocampista ai colleghi de L’Arena che l’hanno raggiunto in vista della sfida del Dall’Ara.
IL PRESENTE. «Ho avuto delle proposte per tornare in sella, ma è meglio restare fermo piuttosto che rischiare di essere mandato via dopo due o tre partite. Non cerco soldi o panchine, ma una società che mi dia del tempo per poter costruire qualcosa».
SORPRESA. «Il Verona è senza dubbio la sorpresa del campionato: ero certo che Juric potesse far bene, ma non a questi livelli. L’Hellas mi piace perché gioca con personalità sia contro le piccole che le grandi, come il Verona di Prandelli. Si va in campo per vincere, attaccando la palla e prendendo l’avversario alto, come contro l’Atalanta. E quando manca qualcuno, la mentalità resta sempre la stessa…».
I SINGOLI. «Ho letto che Amrabat è cercato dalle “big”: a me piace, è un centrocampista di fatica e di buona qualità, ma bisogna vedere come reagirà sotto la pressione di un grande club. Chi mi ha impressionato di più è però Rrahmani: è forte di testa e fisicamente, ma anche bravo in avanti. Fosse stato dell’Ajax, chissà quanto avrebbero chiesto per il suo cartellino… Mi piacciono poi Verre e Zaccagni, giocatori che sono esplosi in serie A grazie a Juric. Pazzini? Ha il gol nel sangue, se ha voglia e viene gestito bene può giocare fino a 40 anni».
BOLOGNA-VERONA. «Ricordo che le sfide tra Bologna e Verona sono sempre state divertenti e ricche di gol, quindi potrebbe essere così anche domenica. Non so come finirà, ma credo sarà un incontro aperto: parliamo di due squadre che stanno bene. Juric e Mjhailovic, poi, sono tosti e danno un’anima alle loro squadre. L’Hellas inoltre ha un atteggiamento propositivo con idee di gioco. Mi dispiace non poter essere al Dall’Ara, ma sono stato ingaggiato da mia moglie: mia figlia ha una gara di ginnastica a Cesena e devo andare a fare il tifo per lei. Io comunque sono all’antica e pure terrone, quindi dopo tante partite e ritiri sono contento di poter fare il papà durante il weekend…».
Non parlare di VERONA mercenario
Schettino