
L’idea dell’IFAB è quella di ridare potere ai guardalinee nel caso in cui l’attaccante sia in offside di pochi centimetri
VAR sul fuorigioco, si torna all’antico: a quanto infatti riportato da La Repubblica, l’IFAB (International Football Association Board, l’organo internazionale che tra le altre cose si occupa appunto dell’uso della “moviola in campo”) avrebbe comunicato l’intenzione di restituire potere ai guardalinee impedendo l’utilizzo della tecnologia in caso di offside di pochi centimetri.
A motivare la scelta ci sarebbe innanzitutto un fattore filosofico-teorico, il quale è stato reso noto direttamente da una delle figure di spicco dell’IFAB in persona, Lukas Brud: «In teoria un fuorigioco di un millimetro è fuorigioco – ha infatti spiegato il segretario generale dell’ente – ma se la prima decisione è di non fischiarlo e poi il VAR deve usare dodici telecamere, vuol dire che errore chiaro ed evidente non era».
Come messo in evidenza anche da SportMediaset, alla base ci sarebbe tuttavia anche un aspetto tecnico: ci sono infatti casi in cui in sala VAR non si riesce a selezionare l’esatto frame in cui il pallone si stacca dal piede di chi serve l’assist, un bel problema quando si parla di centimetri, visto che tra un frame e l’altro la posizione di partenza dell’attaccante può passare da regolare e irregolare.
L’idea, comunque, non sembra risolvere granché o “snellire” la pratica, ma solo spostare il problema: quale sarà il margine che decreterà il “chiaro ed evidente errore”, infatti, rimane ancora un mistero…
