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Il pagellone del (quasi) girone d’andata 2019/2020: l’attacco

Salcedo piacevole ma sfortunata sorpresa, Pazzini sa invece come sfruttare al meglio le occasioni

Il girone d’andata non è ancora del tutto andato in archivio, ma l’inizio del nuovo anno porta con sé una gran voglia di fare un resoconto di quanto fatto vedere finora dall’Hellas Verona di Ivan Juric.

Insomma, è tempo di pagellone, e dopo aver analizzato la difesa e il centrocampo ora ci concentreremo sull’attacco.

STEPINSKI: 6. Finora non ha sicuramente impressionato per capacità realizzativa o freddezza sotto porta, ma è indubbio che il suo tanto lavoro sporco e la sua generosità abbiano aiutato in più di un’occasione. E poi c’è quel gol contro il Torino, una rete che ha regalato un punto pesante e che, speriamo, sia di buon auspicio per l’anno nuovo… GUERRIERO.

DI CARMINE: 6,5. Non parte benissimo, litiga con Juric e si guadagna un paio di partite in tribuna. Stare dietro la lavagna però gli fa bene, perché nelle successive quattro partite segna tre gol, uno dei quali decisivo per battere la Fiorentina. Pur essendoci arrivato tardi, vuole dimostrare di poter essere un giocatore da Serie A, e ovviamente il nostro augurio è che ce la faccia sia per lui che, soprattutto, per l’Hellas. PROVACI ANCORA, SAMU!

PAZZINI: 6,5. Che non possa reggere una partita “alla Juric” è fuori dubbio, ma il capitano ha saputo sfruttare alla grande la prima vera occasione avuta (la mezz’oretta concessagli contro il Torino) segnando un gol e propiziandone un altro. Per noi è più che sufficiente. INDOMITO LEONE.

SALCEDO: 6,5. Sin dalla sua prima apparizione il ragazzino ha fatto vedere di avere numeri interessanti, segnando anche un gol importantissimo contro il Brescia. Peccato si sia infortunato quando Juric aveva iniziato a impiegarlo con regolarità. TORNA PRESTO!

TUPTA: s.v. Una sola partita in Coppa Italia, poi l’infortunio: troppo poco per poterlo giudicare, ma l’impressione è che comunque il ragazzo sia ancora “acerbo” per la Serie A.

TUTINO: 6. La sua è una parabola simile a quella di Henderson: parte con i gradi di titolare (anche se non nel suo ruolo naturale), non sfigura, ma dopo qualche partita si trova fuori dai radar di Juric. Il suo addio a gennaio e praticamente certo, il che a nostro avviso è un peccato. POTENZIALE RIMPIANTO?

 

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