D’Amico conferma quanto di buono fatto vedere l’anno scorso, ma questa volta azzecca in pieno anche l’allenatore

Il girone d’andata non è ancora del tutto andato in archivio, ma l’inizio del nuovo anno porta con sé una gran voglia di fare un resoconto di quanto fatto vedere finora dall’Hellas Verona di Ivan Juric.

Insomma, è tempo di pagellone, e dopo aver analizzato il rendimento dei giocatori, è il momento di dire la nostra su allenatore e direttore sportivo.

JURIC: 8,5. Poche chiacchiere, il principale artefice di questa esaltante prima parte di stagione è lui: arrivato tra i mugugni dei tifosi, i quali avrebbero (comprensibilmente, sia chiaro) voluto dare una chance ad Aglietti, il mister in estate ha contribuito a costruire una squadra a sua immagine e somiglianza, trasformandola poi in un gruppo coeso e compatto che ha saputo racimolare ben 19 punti in 16 partite. A questo aggiungiamo che con i suoi modi diretti e senza fronzoli ha subito conquistato la piazza, un aspetto non da poco in un ambiente reduce da due tecnici (non stiamo ovviamente parlando della breve parentesi con “Aglio”…) a dir poco invisi ai tifosi. Dire che stia facendo le nozze con i fichi secchi è forse eccessivo, perché gli elementi di qualità di sono, però lui da questi ragazzi sta tirando fuori il 150%: non male per quello che, secondo gli “espertoni”, avrebbe dovuto essere il primo allenatore a saltare… CONDOTTIERO.

D’AMICO: 8. Come la passata stagione ha costruito un’ottima squadra, ma questa volta ha anche azzeccato la scelta dell’allenatore: dopo aver fallito con “innovatori” e tiki-taka, ha infatti optato per una figura carismatica e che facesse dell’intensità, della grinta e della verticalità il proprio marchio di fabbrica. Ora vediamo se saprà confermarsi anche durante la finestra invernale, ma per il momento il suo voto è super positivo. HA FATTO IL SERIO!

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