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Setti, la replica a Volpi: “Nessuna istanza di fallimento”

Dal quotidiano L’Arena traiamo la replica del patron gialloblù alla accuse che ieri sono state diffuse a mezzo stampa

Un credito di almeno diciotto milioni di euro, questa la richiesta. La risposta di Maurizio Setti al nuovo affondo di Gabriele Volpi, però, non s’è fatta attendere. Giusto il tempo di leggere le carte e fare le dovute verifiche per poi puntualizzare.

Come riportato da L’Arena, lo studio Unilegal, in rappresentanza di Setti, ha infatti diffuso una nota per controbattere, innanzitutto, l’istanza di fallimento della società HV7 annunciata dai legali dell’imprenditore ligure e riportata da alcuni degli articoli pubblicati ieri. «Gabriele Volpi e/o il suo entourage (soggetti coinvolti, secondo le cronache, in procedimenti penali) hanno propinato agli organi di stampa, e ai media in genere, un comunicato avente l’unico scopo di screditare e diffamare Maurizio Setti e le società a lui riconducibili. Le notizie riportate dai media, in data 12.12.2019, riguardano una vicenda risalente agli anni scorsi, sulla quale Maurizio Setti ha già replicato. Tra l’altro, chi in passato si prestò a diffondere, in maniera infedele, i contenuti della vicenda è stato, di recente, rinviato a giudizio, avanti il Tribunale di Firenze, per diffamazione ai danni di Maurizio Setti. Va comunque precisato che HV7 non ha finora ricevuto alcuna notifica di istanza di fallimento. Se in futuro ciò avverrà, HV7 si difenderà nelle sedi opportune, dimostrando l’inesistenza del credito vantato da Santa Benessere (non esiste alcuna sentenza, che accerti detto credito, essendo ancora pendente la causa avanti il Tribunale di Genova) e comunque la sua indubbia capacità finanziaria a pagare eventualmente quanto dovuto».

Una nota anche in merito alla cosiddetta vicenda lussemburghese dalla quale proviene la richiesta di Volpi e che ha tenuto banco già lo scorso anno. «È tuttora pendente il processo d’appello e non c’è una sentenza definitiva che abbia accertato il credito vantato e/o gli altri crediti genericamente e infondatamente indicati dagli organi di stampa», puntualizzano i legali. «Per quanto concerne il trasferimento delle azioni di Hellas Verona, si tratta di normali, valide e trasparenti operazioni societarie infra-gruppo, che non hanno alcun intento fraudolento, ma solo quello di meglio riorganizzare e razionalizzare i rapporti all’interno del gruppo societario, che ha sempre mantenuto la capacità economica-finanziaria per soddisfare regolarmente le proprie operazioni. Nessun organo giudiziario ha mai riconosciuto e/o accertato lo stato di insolvenza di HV7 e/o di H23. Se ciò fosse avvenuto, da tempo sarebbero state dichiarate fallite».

In chiusura, i legali hanno rinnovato l’invito ad un incontro chiarificatore per Gabriele Volpi che, secondo loro, «da oltre due anni evita di incontrare Maurizio Setti».

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