La giovane centrocampista dell’Hellas Verona Women si è raccontata a gianlucadimarzio.com tra realtà e sogni nel cassetto
È arrivata durante l’ultimo mercato estivo Lucrezia Salimbeni, duttile centrocampista classe 2000 attualmente in forza all’Hellas Verona Women, con cui attende di debuttare in Serie A.
Intanto, nell’attesa del fatidico momento in cui mister Bonazzoli la getterà nella mischia, la giocatrice gialloblù si è raccontata ai microfoni di gianlucadimarzio.com: di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA CARRIERA. «Il mio amore per il calcio è nato nel cortile di casa, vedendo giocare mio fratello. Ho iniziato la mia carriera in una squadretta di paese, per poi fare la mia prima esperienza in una squadra femminile come la Cremonese. Poi sono stata selezionata dal Brescia: da lì è iniziata la mia avventura vera e propria nel calcio femminile. Sono rimasta a Brescia per cinque anni, durante tutto il settore giovanile. Mi sono quindi spostata in una squadra più vicina a casa, il 3Team Brescia Calcio, perché iniziava a essere difficile conciliare gli orari del calcio con il lavoro. Lo scorso anno, infine, ho passato dei mesi nel Chievo Verona, ed oggi sono all’Hellas. Questa società si è dimostrata ottima per me e per la mia crescita perché investe sulle giovani, valorizzandole».
LA SERIE A. «Il pregio più grande è esserci arrivata, in Serie A, che alla fine è il sogno di qualunque bambina che ami il calcio. Giocare in Serie A significa comunque avere delle responsabilità, tra cui dare sempre il buon esempio alle aspiranti calciatrici. Inoltre essere una calciatrice per me è una fortuna: sono orgogliosa di essere donna e di usare il calcio come mezzo per poter abbattere i pregiudizi che ci discriminano».
IL PRESENTE E IL FUTURO. «Al momento sono in cerca di un impiego dopo aver lavorato in una trattoria e presso un artigiano che si occupa di cablaggi. La mia ambizione? Proseguire questa avventura nel calcio».