Il vulcanico ex attaccante gialloblù, raggiunto dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, ha parlato (a modo suo) del Verona di Juric
Mai banale, soprattutto quando si tratta di paragonare a lui qualcun altro: stiamo parlando di Gianfranco Zigoni, che raggiunto dai colleghi de La Gazzetta dello Sport ha provato a trovare alcuni parallelismi tra il “suo” Hellas e quello odierno.
Di seguito dunque le sue principali dichiarazioni ai colleghi della Rosea.
LE SOMIGLIANZE. «Questo Verona assomiglia al mio, lo spogliatoio è molto unito come lo eravamo noi allora. Uscivamo spesso insieme per una cena o magari un aperitivo: poi, magari, io ne bevevo tre e gli altri uno, ma questa è un’altra storia… (ride, ndr)».
I SEGRETI DELL’HELLAS. «Il Verona non può che essere la sorpresa della Serie A: 15 punti in 12 partite non glieli avrebbe accreditati nessuno, tanto più in un campionato come questo, cresciuto parecchio rispetto al recente passato. Il segreto di questa squadra non è però solo il gruppo, ci sono anche il gioco e Ivan Juric, un grande allenatore. Mio figlio l’ha avuto nella Primavera del Genoa: è uno che esige molto, dà tanto, ha idee chiare e sa trasmettere motivazione. I pochi gol subiti, poi, sono fondamentali».
LE SORPRESE… «Mi hanno impressionato Amrabat, Rrahmani e Kumbulla: non li conoscevo, ma ho subito iniziato ad apprezzarli. Sono dei trascinatori, attorno a loro si costruisce la squadra. Salcedo? Quanto è veloce! E quanto corre! Deve però stare attento: io a quasi 75 anni sto benissimo, mentre lui, se continuerà così, arriverà alla mia età pieno di acciacchi…».
… E LA DELUSIONE. «Speravo che Stepinski riuscisse a incidere di più. Io stesso in estate, quando ancora si parlava di Balotelli, avevo detto che lui avrebbe potuto fare più comodo all’Hellas (leggi QUI). Segnare comunque non è mai facile per nessuno, ma sono convinto che quando si sbloccherà potrà essere decisivo».
L’INTER. «Il Verona, pur senza Kumbulla (e Veloso, aggiungiamo noi, ndr), stava quasi per uscire da San Siro con un punto. Peccato non esserci riusciti, ma l’Hellas ha dato tutto».
PASSATO E PRESENTE. «Nel mio Verona Rrahmani sarebbe Franco Nanni, un marcatore tenace che non concedeva nemmeno un metro ad attaccanti come Altafini. Amrabat come Busatta, anche se Pierluigi ogni tanto segnava pure: speriamo che Amrabat lo imiti anche in questo, è davvero una forza della natura. Mascetti è inimitabile, ma Verre è fantasioso e geometrico, può andare lontano. Kumbulla sarebbe invece Bachlechner: un grande, sempre concentro, nonché un difensore completo. Veloso infine ricorda Maddè, intelligenza e visione di gioco».
E IL NUOVO ZIGONI? «Come me, nessuno, nemmeno Sivori. Ma chissà che il nuovo Zigoni non sia proprio mio figlio Gianmarco, che sta facendo bene al Venezia: sogno di vederlo un giorno con la maglia dell’Hellas».
Vai in mona zigoni
servirebbe un attaccante come te
Fra Zigoni e Zlatan non saprei chi è più umile??
Troppo forte,non si può discutere?
Idolo.
Unico e irripetibile Zigo
Zigo, con questa storia che sei il migliore ormai fai pena…
Luca Toni, persona umile….Ciao Zigo. …….
E vere nessuno e’ come te . Io venivo allo stadio x vederti ha giocare eri un campione
Caro Zigo , è vero sei stato un grande , ma x cortesia , un po di ….umiltà?
Salcedo può correre anche di più caro Zigoni 😉
Perché Zigo e’ un gran signore, ma sarebbe di non rispondere neanche a quella specie di giornale.
Grande zigo…cuore gialloblù
Zigo gli acciacchi come si sa bene negli sport di contatto come rugby, calcio, basket ecc vengono proprio a chi non corre e gioca morbido..chi invece corre e lotta come un vero leone con impatti forti, decisi e da gladiatore non ha nessun problema!..Quindi i tuoi piccoli acciacchi molto probabilmente sono dovuti all’età!!