Il tecnico gialloblù in sala stampa ha analizzato la sfida del Bentegodi, spiegando poi l’esclusione dai convocati del suo numero 10

Si è da poco conclusa la conferenza stampa post-partita di Ivan Juric, che ai microfoni della sala stampa ha analizzato la vittoria contro il Brescia.

Senza perdere tempo, andiamo quindi a vedere le sue principali dichiarazioni.

VITTORIA DIFFICILE. «È stata una partita critica: abbiamo perso Günter all’ultimo momento, Kumbulla dopo pochi minuti, Amrabat non stava bene perché era in camera con Günter e Veloso non era al top, ma siamo riusciti a portare a casa una vittoria fondamentale contro una diretta concorrente. Sono molto soddisfatto, i ragazzi si sono spinti oltre i propri limiti e hanno messo in campo uno spirito pazzesco: volevamo fortemente questi tre punti».

LA CHIAVE TATTICA. «Oggi abbiamo giocato forte sulla sinistra, cercando poi di concretizzare dalla parte opposta: Zaccagni e Verre hanno creato superiorità numerica, mentre Lazovic ha fatto un numero incredibile di scatti».

BALOTELLI. «Credo che essere razzista sia il punto più basso per una persona, ma in questo caso non è successo nulla. Ci sono stati sfottò e fischi, ma anche il IV uomo mi ha confermato come non sia successo nulla».

SALCEDO. «Eddie ha sbagliato qualcosina, ma ha fatto anche grandi cose e ha costretto Corini a cambiare Mangraviti per non rimanere in dieci. È un talento puro. Il suo abbraccio dopo il gol? Ci mancherebbe che non mi abbracci (ride, ndr)!»

DI CARMINE. «Più che una scelta tecnica, l’esclusione di Di Carmine è stata una scelta di principio. Avrà di cui riflettere».

GLI ALTRI SINGOLI. «Sia Empereur che Dawidowicz hanno giocato una grande partita. Di Zaccagni sono molto contento: si sta adattando alla Serie A, è normale che abbia alti e bassi, ma sta crescendo. Il cambio di Veloso? Non era al 100%, non ce la faceva più».