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Elkjaer: “Atalanta da scudetto? Possibile. Il Var non mi piace, non dà certezze”

Le dichiarazioni dell’ex attaccante danese sul momento della squadra di Gasperini

Preben Larsen Elkjaer, ex attaccante dell’Hellas Verona, ha parlato a Libero Quotidiano del momento dell’Atalanta, facendo riferimento anche al suo Hellas:

L’Atalanta mi piace: è una squadra che attacca, ha ottimi giocatori, penso a Zapata, che un po’ mi somiglia per potenza e fiuto del gol. In Italia vincere lo scudetto è difficilissimo, lo era ai miei tempi e lo è oggi, anche se trent’anni fa la Serie A era migliore. Sarebbe un’impresa, tutto dovrebbe girare per il verso giusto, ma Gasperini può farcela, così come ce l’abbiamo fatta noi con Bagnoli. In Champions l’ho vista due volte. È una squadra tecnica, messa bene in campo, ma ha subito troppi gol, così non puoi pensare di superare il girone. Sta pagando l’inesperienza. Poi è anche vero che in casa del Manchester City puoi perdere di brutto, è capitato a tanti. Il vero pasticcio l’ha combinato contro la Dinamo Zagabria”.

VAR AIUTO PER LE PROVINCIALI. “Sicuramente le tutela di più, ma non è uno strumento che mi piace tanto. Non dà certezze. Nemmeno io, che ho giocato ad alti livelli per vent’anni e commento partite tutte le settimane, so al 100% se un intervento è da rigore o meno. Posso riguardarlo dieci volte ma il dubbio mi resta, soprattutto sulle trattenute”.

TOCCO DI MANO DI ALDO SERENA.Certo, come potrei dimenticarlo! Lo ricorderò per tutta la vita. La decisione dell’arbitro Wurtz è stata ridicola. In quegli anni era difficilissimo vincere contro le grandi”.

ATALANTA DA SCUDETTO.Perché no? La Juve dovrebbe perdersi per strada, ma non vince sempre chi ha la rosa con gli ingaggi più alti. Pensi al Leicester in Inghilterra. E poi, me lo lasci dire, Ronaldo è fortissimo ma non è quello di Madrid. Il mio Hellas ha battuto Platini e Maradona, l’unico capace di vincere le partite da solo”.

 CONSAPEVOLEZZA DI LOTTARE PER LO SCUDETTO.”No, per nulla. Sapevamo di essere forti, ma niente di più. Abbiamo cominciato a pensarci dopo 10-12 partite: eravamo sempre primi in classifica, e ci siamo rimasti fino all’ultima giornata. In città si respirava un clima pazzesco, la gente era fuori di testa”.

IL PAPU COME  GALDERISI. “Gomez è un trascinatore, è molto agile e segna sempre. Il paragone con Nanu ci sta”.

PRESSIONE DEI TIFOSI.Macché! Magari all’inizio, quello sì. Ma se tu vinci una domenica, quella dopo e quella dopo ancora, la gente si aspetta sempre di più, non conta se la città è grande o piccola. La pressione prima o dopo arriva: è normale se sei sempre più vicino allo scudetto”.

BAGNOLI-GASPERINI. “Il mister parlava quando c’era bisogno. In Italia c’è troppo casino attorno al calcio. L’allenatore deve dare tranquillità, dire poche cose ma al momento giusto. È stata una delle chiavi del successo del mio Verona, e potrebbe succedere anche a Bergamo”.

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