Il giovane centrocampista classe 2001 in prestito al Mantova ha parlato del suo inizio di stagione in maglia dei biancobandati
Vincenzo Lisi, giovane centrocampista dell’Hellas Verona in prestito al Mantova, ha parlato a La Voce di Mantova dopo il buon avvio di stagione in maglia biancorossa:
GLI INIZI. “La prima grande opportunità me l’ha data il Bari, nella squadra Giovanissimi. Poi, a 15 anni, mi è arrivata la proposta del Verona. Non ci ho pensato un secondo”.
VERONA PRIMAVERA. “A dirla tutta, ero convinto di fare un altro anno lì. Invece si è fatto avanti il Mantova. Impossibile dire di no”.
ESTERNO O CENTROCAMPISTA. “Nessun errore: io sono un centrocampista. Anzi, una mezzala. Ho fatto anche il trequartista, ma il terzino proprio mai. Fino a quest’anno. Mister Brando mi ha chiesto se ero disponibile ad adattarmi e io gli ho detto subito di sì. L’importante è giocare. Sia a destra che a sinistra? Mi va benissimo così. Ripeto: basta giocare”.
QUALITA’. “Penso di essere in grado di interpretare bene la partita”.
COSA MIGLIORARE. “Nell’uno contro uno in fase difensiva”.
MODELLO. “Da tifoso romanista ti rispondo Nainggolan (ora al Cagliari, ndr). Almeno lo era quando facevo il centrocampista…“.
AMBIENTAMENTO AL MANTOVA. “Molto bene. Attendo che mi arrivi la macchina per poter visitare meglio la città. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, di meglio non potevo chiedere”.
FUTURO. “In Serie B, in A… più in alto possibile. Non mi pongo limiti. Diciamo che per adesso ho un obiettivo: arrivare in C col Mantova. E vestire questa maglia ancora per qualche anno”.