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Silvestri a L’Arena: “Col Cagliari è andata bene, peccato per quel gol…”

Il portierone gialloblù ha analizzato con i colleghi il pareggio della Sardegna Arena, ma non solo

L’occasione è stata la visita che ieri Marco Silvestri ha fatto alla nuova sede di via Olanda: presenti sul posto c’erano anche i colleghi de L’Arena, che ne hanno approfittato per scambiare due chiacchiere con l’estremo difensore dell’Hellas, parlando di Cagliari, ma non solo.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal portierone gialloblù ai giornalisti del quotidiano scaligero.

IL CAGLIARI. «Contro il Cagliari è andata bene, anche se mi dispiace aver subito gol: quelli però sono palloni difficili, e la finta di Joao Pedro mi ha ingannato. Non sento di avere particolari colpe. L’intervallo del match? Juric è entrato in spogliatoio e ha fatto una sfuriata, poi è tornato in campo. Abbiamo parlato tra noie ci è servito: nella ripresa abbiamo pressato meglio, siamo arrivati prima sulle seconde palle e abbiamo sbagliato meno. Tornare da un campo difficile come la Sardegna Arena con un punto, credetemi, è una bella impresa».

BUFFON. «È stato molto simpatico dopo la gara con la Juve, mi ha salutato e mi ha fatto i complimenti per una parata che avevo fatto a Lecce. Lui è un gigante anche per questo: umile e pronto a dare ai giovani colleghi il giusto consiglio. E poi ci lega l’amicizia con Ermes Fulgoni, il preparatore dei portieri che l’ha cresciuto».

L’ALLENAMENTO… A CASA. «Spesso a casa mi riguardo la nostra partita e poi studio come calciano le punizioni gli avversari. Lavoro tanto al campo ma faccio lunghe sedute video, per un portiere è importante».

I GIOVANI. «Kumbulla lo conoscevo già, e sta facendo grandi cose. Salcedo poi ha grandi numeri, è nato per giocare a calcio. Certo bisogna avere pazienza, ha solo diciott’anni».

I POCHI GOL SUBITI. «Al momento stiamo riuscendo a incassare poche reti, ma il merito ovviamente non è soltanto mio: tutta la squadra che si muove molto bene sul terreno di gioco e abbiamo sempre l’atteggiamento giusto. I rigori? A parte quello di Ronaldo, gli altri due li avevo intuiti. Speravo di pararne almeno uno su tre, purtroppo non ci sono arrivato…».

IL CAMPIONATO. «Credo che per quanto visto finora ci manchino un paio di punti in classifica. La vittoria di Lecce poi è stata fondamentale, così come il punto preso in inferiorità numerica contro il Bologna e quello portato a casa domenica scorsa. La serie A di quest’anno è molto bella perché incerta anche nel basso della classifica: a mio parere non esiste una squadra materasso, e noi neo-promosse ci stiamo facendo valere. Adesso guardiamo avanti con fiducia».

LA SAMPDORIA. «Quello di sabato sarà un incontro fondamentale. La Samp è in un momento difficile sotto il punto di vista psicologico, perché se guardiamo la rosa potrebbero stare comodamente a metà classifica, mentre noi abbiamo un altro spirito e un altro atteggiamento. Vincere significherebbe andare a nove punti dopo sette partite, quindi ci proveremo».

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